Il Teatro Regina Margherita di Caltanissetta è pronto a riaprire il sipario. La stagione proposta dall’Amministrazione comunale e impaginata dall’assessora alla cultura Marcella Natale, prende il via giovedì 18 novembre alle ore 21 con uno spettacolo di grande successo che vede in scena l’amatissimo attore catanese Leo Gullotta.

La stagione 2021/2022 del Teatro Regina Margherita sarà inaugurata, infatti, da “Minnazza”, spettacolo teatrale di successo attraverso cui rivivono alcune delle pagine più belle ed emozionanti della letteratura siciliana, un racconto che si snoda dalle origini della letteratura dell’isola dei Ciclopi fino ai nostri giorni. Uno spettacolo per voce solista su prose e liriche siciliane, antiche e moderne, che prendendo spunto dall’immagine antica della Madre Terra, “La Grande Madre”, e si snoda come un racconto sonoro: un viaggio tra i Miti e il quotidiano, tra il sorriso e la denuncia civile.

Voce solista sarà quella di Leo Gullotta che frequentando la lingua di contemporanei illustri guiderà il pubblico attraverso le pagine dei capolavori letterari e le righe dei loro componimenti poetici, costruiti drammaturgicamente da Fabio Grossi, che firma anche la regia. La scena è accompagnata dalle musiche originali del maestro Germano Mazzocchetti, che aiuteranno a scandire i capitoli di questo viaggio arricchito anche dai video di Mimmo Verdesca.

“Minnazza” è un volo radente sulla letteratura italiana attraverso penne siciliane – Giovanni Meli, Tomasi di Lampedusa, Luigi Pirandello, Pippo Fava, Leonardo Sciascia, Ignazio Buttitta e Andrea Camilleri, solo per citarne alcuni – che prova a stimolare un pensiero critico sulla società moderna, confrontandola con riflessioni di oggi e di ieri.

Una considerazione sul coraggio, inteso in senso civile e pratico, come attestazione di vita: non semplice, ma degna di essere vissuta. Così autori e protagonisti che con coraggio hanno difeso le loro idee, qua prendono forma attraverso la vocalità e la sonorità di un interprete di schietto atteggiamento e chiari propositi.

La stagione 2021/2022 del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta – che quest’anno ha scelto un minor numero di spettacoli, pur mantenendo alto lo standard qualitativo, per integrarsi in modo armonico nella vasta proposta culturale della città – prosegue martedì 14 dicembre con una produzione del Teatro Biondo di Palermo che vedrà in scena una delle più grandi attrici italiane interpretare le parole di un grandissimo autore. Galatea Ranzi sarà la protagonista di “In nome della Madre” di Erri De Luca.

Giovedì 3 febbraio l’eclettico Tullio Solenghi, con la sua sapiente ironia e prorompente personalità, si unirà al Trio d’archi di Firenze per portare in scena “Mittente: Wolfgang Amadé Mozart”, mentre venerdì 11 marzo sarà la volta di “Ombre”, nuovo spettacolo di Gaetano Aronica, ancora in attesa di debutto. La drammaturgia, scritta a quattro mani con Adriana Sabbatini, è asciutta, iperrealista, quasi cinematografica.  La storia, portata in scena dallo stesso Aronica con la Compagnia del Teatro Pirandello (Franco Bruno, Emanuele Carlino, Silvia Frenda, Marcella Lattuca, Fabrizio Milano, Viola Provenzano e Nicola Puleo) è quella di un giudice siciliano da una parte e una studentessa in attesa di discutere la tesi dall’altra. Due anime, due storie, due mondi apparentemente distanti che, viaggiando su rette parallele e piani distinti, sembrano non potersi incontrare mai. Firma scene e costumi di questo spettacolo Flavia Cocca, scenografa, costumista e illustratrice nissena, particolarmente attenta all’eco-sostenibilità, che ha già all’attivo prestigiose collaborazioni anche in campo cinematografico.

Mercoledì 30 marzo il matematico e saggista Piergiorgio Odifreddi sarà la voce narrante di “Verso l’infinito”, spettacolo musicale dei violinisti Giovanna Polacco e Carlo De Martini dedicato al geniale Johann Sebastian Bach, mentre giovedì 7 aprile conclude la stagione “Medea” da Jean Anouilh portata in scena dal regista Sebastiano Mancuso con Luana Toscano nel ruolo del titolo e il nisseno Liborio Natali in quello di Giasone.

Nella foto: l’attore Leo Gullotta

Redazione