Sono otto (su 23 ritenuti ammissibili) i progetti di rigenerazione urbana e di edilizia residenziale pubblica presentate dalla Regione o da Comuni e città metropolitane siciliane finanziati con fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e da residui 2019 e 2020 per attuare il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare (PinQua). Il decreto è stato firmato oggi dal Ministro delle Infrastrutture e la Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini.

La somma destinata alla Sicilia supera i 116 milioni di euro. Tra i progetti vi è anche quello “pilota” ad alto rendimento di Messina, a cui vanno oltre 28 mln e mezzo di euro per le due proposte per il risanamento del quartiere santissima Annunziata con la demolizione delle baraccopoli, la costruzione di edifici residenziali, aree verdi, creazione di servizi e centro per anziani oltre all’acquisizione di 140 alloggi al patrimonio della città.

A Trapani vanno 30 milioni di euro per interventi di rinascita nel rione Cappuccinelli e la trasformazione dell’ex mattatoio in campus del Mediterraneo.

A Catania oltre 14 milioni e mezzo di euro per il progetto “Librino città moderna” volto alla riduzione del disagio abitativo, a incrementare la disponibilità di alloggi e a recuperare la socialità.

A Gela (Caltanissetta) vanno circa 30 milioni di euro per due progetti “Abitare in qualità” e “Gela tra arte, cultura e mare” con interventi per rigenerare il tessuto socio economico migliorare la coesione sociale, migliorare la sicurezza e trasformare la cittadina in una vera e propria “Smart city”.

L’ultimo progetto approvato è quello della Regione siciliana “Smart city delle Aci” e nasce da un accordo tra i comuni di Acireale, Acicatena, Aci Sant’Antonio, Aci Bonaccorsi e Valverde. Sono previsti la realizzazione di 50 alloggi , Centro diurno per anziani, un Polo culturale e sociale attraverso il recupero e la rifunzionalizzazione dell’ormai abbandonato Convento del Carmine, 29 km di pista ciclabile.

Nella foto: una delle tante baraccopoli di Messina

Ansa