La violenta alluvione che ha colpito Catania e la Sicilia nei giorni scorsi, quelle che hanno colpito e che continueranno a colpire i più svariati punti del pianeta. Gli incendi che hanno devastato e che continueranno a devastare migliaia di ettari di boschi e di pianure. I morti che ci sono stati e che continueranno ad esserci in futuro. I grandi periodi di siccità che corrispondono a grandi periodi di inondazioni (si prevede che in futuro diverse città rischiano di essere sommerse dall’acqua). Sono soltanto i sintomi del surriscaldamento della terra causato dall’uso dei combustibili fossili – in primis il petrolio – che avrà conseguenze molto più disastrose e letali se non si ridurrà l’emissione di anidride carbonica nell’aria.

Per questo Greta Thunberg, Vanessa Nakate, Dominika Lasota e Mitzi Tan, mentre è in corso il G20 di Genova (dove non si riesce a trovare un accordo corale e serio sul clima), stanno inviando – tramite la piattaforma Avaaz – questo appello urgente ai leader mondiali. Un appello che L’Informazione sottoscrive, invitando i suoi lettori a fare altrettanto, perché oggi è in gioco il futuro dell’umanità.

Questo il testo: “Ai leader mondiali: Tradimento. Così i giovani in tutto il mondo definiscono l’incapacità dei nostri governi di ridurre le emissioni. E non c’è da sorprendersi. Siamo disastrosamente lontani dall’obiettivo cruciale di 1,5°C, mentre i governi di tutto il mondo addirittura accelerano la crisi, continuando a spendere miliardi per i combustibili fossili. Questa non è un’esercitazione. È codice rosso per la Terra. Milioni di persone soffriranno per la devastazione del nostro Pianeta. Le vostre decisioni causeranno o eviteranno questo scenario terrificante. Sta a voi scegliere. Come cittadini di tutto il Pianeta, vi chiediamo con urgenza di contrastare l’emergenza climatica. Non l’anno prossimo. Non il mese prossimo. Adesso. È fondamentale: Continuare a perseguire l’obiettivo fondamentale di 1,5°C, riducendo immediatamente e drasticamente le emissioni annue, con un atto coraggioso mai visto prima d’ora.

Porre fine immediatamente a tutti gli investimenti in combustibili fossili, i sussidi e i nuovi progetti e fermare nuove esplorazioni ed estrazioni. Smettere di contare la riduzione di CO2 in modo ‘creativo’, pubblicando le emissioni totali per tutti gli indici di consumo, le catene di approvvigionamento, l’aviazione e la navigazione internazionali e la combustione della biomassa.

Consegnare i 100 miliardi di dollari che avete promesso ai paesi più vulnerabili, con fondi aggiuntivi per i disastri climatici. Adottare politiche climatiche per proteggere i lavoratori e i più vulnerabili, e ridurre tutte le forme di disuguaglianza. Possiamo ancora farcela. Possiamo ancora evitare le conseguenze peggiori, se siamo pronti a cambiare. Ci vuole una politica determinata, lungimirante e un enorme coraggio, ma vi ripagherà, perché il vostro impegno sarà sostenuto da miliardi di persone.

Un saluto. Greta dalla Svezia, Vanessa dall’Uganda, Dominika dalla Polonia e Mitzi dalle Filippine”.

Redazione