“Finalmente la questione delle palestre scolastiche e della loro concessione alle associazioni sportive è arrivata in Consiglio Comunale grazie soprattutto alla caparbietà del Partito Democratico che ha sposato in pieno questa battaglia sociale ed ha fatto di tutto affinché non restasse retaggio di pseudo aggiustamenti nelle ‘segrete stanze”.

E’ la posizione del Partito democratico di Paternò (Catania) che nei giorni scorsi ha posto il problema della concessione delle palestre comunali ai sodalizi che – in una città in cui si soffre la cronica carenze di strutture – hanno l’esigenza di praticare in modo costante lo sport.    

“Si è potuto apprendere – scrive il segretario dei Dem di Paternò – che finalmente qualcosa si sta muovendo e alcune palestre, anche se per poche ore, si stanno rendendo disponibili . Certo è poca cosa ancora rispetto alla ‘fame’ di strutture dove i nostri ragazzi possono vivere momenti di sport e di socializzazione, ma iniziare è sempre positivo e diventa un modello da seguire , da implementare e da programmare”.

“È necessario – è scritto nella nota – che al più presto il Comune si doti di un regolamento con annesso schema di protocollo d’intesa affinché la fruizione delle palestre da parte delle associazioni che ne fanno richiesta possa diventare automatica senza sottostare a lungaggini burocratiche, a gelosie, a favoritismi di alcun genere. Lo sport è libertà, crescita, gioia di vivere, confronto, socializzazione, lealtà”.

Adesso, scrive Leonardi, “finalmente una seduta di Consiglio Comunale, dove si è potuto vedere chi vuole cosa”.

“Si è partiti – si legge nella nota – dall’insofferenza per la parola concessa a tutti da parte di qualche nuovo acquisto leghista, passando da chi nega il ruolo della scuola, fino ad arrivare a chi pensa che un Consiglio per dibattere i problemi dei nostri ragazzi sia solo una perdita di tempo ed un costo”.

“Noi affermiamo a chiare lettere – conclude il comunicato – che la partecipazione, il confronto, la ricerca delle soluzioni sia invece l’anima vera della democrazia. Non uno, ma cento di questi consigli”.

Nella foto: il municipio di Paternò (Catania)

Redazione