Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, chiude tutte le attività fino alla mezzanotte di oggi a causa del violento temporale che si è abbattuto nella città: “Da ieri la nostra Città – scrive in un post pubblicato dai Social il primo cittadino – vive una drammatica situazione legata alle condizioni meteorologiche che stanno flagellando tutta la parte orientale della Sicilia, eventi eccezionali senza precedenti per violenza e intensità”.

“Per la gravità della situazione – spiega – ho disposto, in accordo con il Prefetto, LA CHIUSURA IMMEDIATA DI TUTTE LE ATTIVITÀ COMMERCIALI fino alla mezzanotte di oggi MARTEDÌ 26 OTTOBRE, a eccezione di farmacie, delle attività alimentari e di prima necessità”.

“Tutti gli uomini e le donne della Protezione Civile, con i volontari, stanno lavorando per rispondere alle centinaia di chiamate di emergenza, insieme ai Vigili del Fuoco e alle Forze dell’Ordine. Sono tanti i cittadini intrappolati che chiedono interventi di emergenza per lo straordinario livello di forza raggiunto dalla pioggia”.

“Esorto tutta la popolazione – scrive il sindaco – a NON USCIRE DI CASA se non per ragioni di emergenza, perché le strade sono invase dall’acqua. Sono in contatto con la Protezione civile nazionale e nelle prossime ore faremo una riunione con il Prefetto e le altre forze dell’ordine per fronteggiare il disastro di queste ore”.

Il nubifragio che per ore si è abbattuto su Catania ha trasformato le strade della città, e in particolare la centralissima via Etnea, in un fiume in piena, e piazza Duomo in un lago. Allagato lo storico mercato della ‘Pescheria’ e invasa anche la fontana da dove emerge per un tratto il fiume sotterraneo Amenano.

Catania. Piove anche dentro il Tribunale. Sopra: la fontana dell’Amenano, in piazza Duomo, sommersa dall’acqua

Ad aggravare la situazione anche l’acqua piovana che si riversa in città dai paesi etnei e arriva copiosa su Catania e un blackout elettrico che interessa il centro storico e che ha interessato anche il Municipio.

Famiglie e automobilisti sono stati soccorsi dalla Protezione civile regionale e da associazioni di volontari in tutta la provincia a causa del nubifragio.

A Misterbianco, per lo smottamento di fango e detriti da Monte Cardillo, sono state fatte evacuare quattro famiglie. E’ stata liberata l’unica strada di collegamento, ma per precauzione gli abitanti hanno lasciato le case, mentre la zona è costantemente monitorata dai volontari della Protezione civile. A Catania alcune strade si sono state trasformate in torrenti, anche per l’accumulo dell’acqua piovana che si riversa sulla città dai paesi etnei.

Il maltempo che si è abbattuto nella zona di Misterbianco, comune limitrofo a Catania. Questa foto documenta il blocco stradale creatosi stamane sulla scorrimento veloce Catania-Adrano. Sopra: un’auto sommersa dall’acqua nel capoluogoLe zone maggiormente colpite sono quelle a sud del capoluogo etneo. Allagamenti i registrano al villaggio Santa Maria Goretti, attiguo all’aeroporto, nella zona industriale e nelle zone marinare della Plaia e di Vaccarizzo. Invasa anche la strada statale 114 che collega Catania e Siracusa.

A Mascali, in contrada Fondachello, sono state chiuse alcune strade e alcuni automobilisti sono stati soccorsi. I vigili del fuoco di Catania hanno, finora, eseguito 214 interventi movimentando 429 operatori. Nel dettaglio hanno soccorso complessivamente 61 persone, eseguiti 91 interventi per danni da acqua o dissesto statico e 31 per rimozione di alberi o parti pericolanti.

Ansa