In una Sicilia sempre più a rischio desertificazione a causa della carenza idrica, l’agricoltura viene ancora una volta penalizzata pesantemente. E’ la denuncia del segretario del Pd regionale Anthony Barbagallo, il quale dice: “Nessuno dei 31 progetti relativi alle infrastrutture irrigue da realizzare nell’Isola è stato ammesso ai finanziamenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)”.

“A disposizione in questo ambito strategico per l’economia dell’Isola – afferma Barbagallo – ci sono complessivamente 1,6 miliardi di euro. Il primo di ottobre il ministero delle politiche agricole ha reso noto il decreto con l’elenco delle infrastrutture irrigue ammissibili: sono 149 in tutta Italia, nessuno dalla Sicilia”.

“Un altro grande traguardo – dichiara ironicamente il segretario Dem – da ascrivere all’inadeguatezza del governo guidato da Nello Musumeci”.  

Il provvedimento ministeriale rientra nella Missione 2 Componente 4 (M2C4) del Pnrr, denominata “Investimenti nella resilienza dell’agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche”. 

“La responsabilità per questo clamoroso flop – aggiunge Cleo Li Calzi, responsabile del dipartimento regionale PNRR del PD Sicilia – è evidentemente ascrivibile alla inadeguatezza degli apparati regionali e al mancato coordinamento da parte del governo”.

“E’ una occasione persa – afferma Barbagallo – che avrà pesanti ricadute sul sistema agricolo, sulle imprese del settore e per il sistema di gestione idrica che si sarebbe potuto ammodernare e rendere efficiente anche guardando agli obiettivi della transizione ecologica. Questa bocciatura è il frutto della superficialità con cui la giunta Musumeci si è approcciata al Piano – conclude -, costringendo la Sicilia a restare indietro, mentre le altre Regioni corrono”.

Nella foto: la siccità di cui soffre la campagna siciliana

Redazione