“Pronti a garantire feconda collaborazione per nuovo sito a Catania della Intel”. Così si esprime il sindaco di Catania Salvo Pogliese alla notizia che il colosso californiano dei semiconduttori investa per un grande stabilimento nel capoluogo etneo. Se lui dice che le indiscrezioni giornalistiche di questi giorno “potrebbero essere concrete e fondate”, evidentemente si tratta di qualcosa di più concreto di una ipotesi.

“Nei prossimi giorni – dice Pogliese – al Ministero dello Sviluppo Economico ci sarà una riunione e in ogni sede la sosterremo, forti di una sperimentata collaborazione con altre multinazionali dell’alta tecnologia a cui abbiamo dato prova di concreto sostegno istituzionale”.

“Il nostro distretto produttivo dell’hi-tech – dice il sindaco- ha oggettivamente aumentato la sua attrattività imprenditoriale ed è pronta per questa nuova opportunità. In pochi mesi abbiamo registrato gli investimenti di Enel Green Power per la produzione di pannelli fotovoltaici con mille nuovi occupati e un’altra multinazionale pronta a un altro investimento con 1500 nuovi posti di lavoro. A loro, stiamo garantendo feconda assistenza istituzionale, semplificando le procedure autorizzative necessarie per la produzione”.

Il logo della Intel. Sopra: uno scorcio della zona industriale di Catania 

“Con l’eccellente contributo al territorio dell’Università che sforna talenti sempre all’altezza delle sfide dell’innovazione – afferma il primo cittadino – , abbiamo un altro colosso, come Intel, che vorrebbe realizzare un sito produttivo nella nostra città con la possibilità di migliaia di assunzioni”.

“Voglio ricordare il lavoro di miglioramento delle infrastrutture della zona industriale, in cui stiamo investendo 32,5 milioni, di cui 10 della Regione, triplicando gli stanziamenti del passato, con strade rifatte, fognature sistemate e un nuovo impianto di illuminazione in diverse strade. Qualora Intel decidesse di investire a Catania, avendo anche valutato le altre recenti esperienze positive in termini di collaborazione istituzionale, ovviamente faremo fronte comune con quelle organizzazioni sindacali, datoriali e sociali che hanno autenticamente a cuore lo sviluppo produttivo e occupazionale del territorio, come accaduto in altre occasioni”.

Redazione