Emergenza Rifiuti. Legambiente Sicilia risponde al sindaco di Catania, Salvo Pogliese, che ieri aveva parlato della realizzazione dei termovalorizzatori per risolvere il problema: “Soluzioni pasticciate e inattuabili – dice Legambiente – : servono gli impianti a servizio della raccolta differenziata e occorre sostenere i Comuni nell’implementazione di un sistema di raccolta adeguato ed efficiente”.

Da un lato dunque Legambiente che parla di raccolta differenziata ed esclude gli inceneritori, dall’altra il primo cittadino di Catania, il governatore della Sicilia Nello Musumeci e tutto il centrodestra che parlano di incenerimento dei rifiuti. Intanto Catania rischia di essere sommersa dai rifiuti per la chiusura temporanea della discarica di Lentini (Siracusa).   

LA POSIZIONE DI LEGAMBIENTE

“Quello che sta emergendo dai tavoli tecnici, dalle dichiarazioni dell’Assessore Baglieri e di alcuni Sindaci rispetto all’ennesima emergenza creatasi con la prevedibilissima saturazione della discarica di Lentini ci lascia sconcertati”. Lo dichiara Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia.

“La ricerca di discariche esaurite – continua – per l’abbancamento delle migliaia di tonnellate di rifiuti indifferenziati prodotti da ancora troppi comuni siciliani è solo una perdita di tempo, come tante altre proposte in questi anni, del tutto inattuabile e a rischio dell’ennesima procedura di infrazione ambientale dell’Unione Europea”.

“Purtroppo – prosegue Castronovo – , nessuna delle azioni necessarie che dovevano essere attuate dalla Regione sono state concretamente poste in atto, né la semplificazione o l’accelerazione delle procedure per l’autorizzazione degli impianti per il trattamento dei rifiuti differenziati, né lo sblocco dei finanziamenti per la realizzazione dei centri comunali di raccolta e il compostaggio di comunità, o per l’implementazione della differenziata nelle tre città metropolitane e, da ultimo, neppure le misure previste per la riduzione della produzione dei rifiuti”.

“Si continuano – dice il responsabile di Legambiente – a lanciare inutili appelli ai Comuni per incrementare la raccolta differenziata, ma si prosegue nel rassicurali con la promessa degli inceneritori e con l’allargamento delle discariche”.

“Proposte – conclude Castronovo – che hanno solo lo scopo di nascondere i rifiuti sotto il tappeto e a cui non credono neanche le imprese, le quali hanno financo disertato la manifestazione di interesse sulla realizzazione degli inceneritori. Bisogna cambiare assolutamente registro in una proposta politica di governo della gestione del ciclo integrato dei rifiuti avendo come riferimento solo ed esclusivamente il modello di economia circolare”.                                              

Come detto, ieri il sindaco del capoluogo catanese – di fronte all’ennesima emergenza rifiuti che attanaglia la sua città – ha dichiarato che la “soluzione finale sono i termovalorizzatori”.

LA POSIZIONE DEL SINDACO DI CATANIA

In un comunicato diffuso dal Comune si legge: “Il sindaco e l’assessore all’ecologia Fabio Cantarella stanno avendo continue interlocuzioni con gli organi regionali per sbloccare il nodo della discarica di Lentini, chiusa da 4 giorni, impedendo il conferimento dei rifiuti indifferenziati, causando così il blocco della raccolta dei rifiuti a Catania e in numerosi altri comuni della provincia”.

“Siamo consapevoli – affermano i due amministratori – , per quanto riguarda Catania, per via di un appalto che abbiamo trovato al nostro insediamento, di non essere tra i comuni virtuosi per i livelli di differenziata, ma siamo anche pronti ad avviare una nuova fase con il  ‘porta a porta’ esteso a tutta la città, già dal prossimo 1 novembre, con la completa aggiudicazione dei tre lotti messi a bando e finalmente elevare il livello della raccolta indifferenziata”.

“I primi due lotti sono già stati aggiudicati dalla SRR, mentre il terzo lotto la cui gara è andata ancora una volta deserta, i tecnici stanno elaborando un’assegnazione con procedura negoziata dell’appalto, avviando così finalmente un corso completamente nuovo in tutto il territorio urbano di Catania”.

“Abbiamo sempre confidato – affiungono Pogliese e Cantarella- nel grande senso di responsabilità del presidente della Regione Nello Musumeci, dell’assessore Daniela Baglieri e del direttore generale del Dipartimento regionale Energia e Rifiuti Calogero Foti, per individuare una soluzione almeno temporanea, visto che a Catania siamo già vicina all’emergenza, per riavviare la raccolta dei rifiuti che invadono le nostre strade”. 

“Gli spiragli arrivati in queste ore da Palermo per poter conferire i rifiuti anche in altre discariche è già un passo avanti che deve subito concretizzarsi e farci riprendere al più presto la raccolta. Tutto ciò, seppure rimaniamo convinti che l’unica strada che dia una prospettiva a questa terra di Sicilia, sia unicamente quella della termovalorizzazione; un percorso che la Regione sembra avere imboccato e su cui bisogna insistere a ogni costo come unica soluzione praticabile, costruendo in tempi brevissimi i termovalorizzatori che servono in Sicilia”.

“Ai cittadini non possiamo far altro che chiedere un supplemento di collaborazione invitandoli, fino alla ripresa della raccolta, a gettare nei contenitori solo i rifiuti differenziati, evitando così di aggravare nei limiti del possibile una situazione oggettivamente difficile e problematica, che purtroppo non dipende dalla nostra volontà, anche se si intravede qualche spiraglio per sbloccare la situazione, almeno temporaneamente in attesa di soluzioni definitive: il nuovo appalto e i termovalorizzatori”.

Redazione