“Iscritti e volontari delle associazioni venatorie sono stati ‘arruolati’ dalla Regione Siciliana nell’attività di prevenzione incendi. Questa mattina, nella sede della Presidenza a Palazzo Orléans, l’assessore al Territorio e Ambiente Toto Cordaro e il direttore del Corpo forestale regionale Giovanni Salerno hanno siglato un protocollo d’intesa sperimentale con 19 organizzazioni dei cacciatori operanti in Sicilia”. 

Con una nota, l’ufficio stampa del governo regionale informa i siciliani che la lotta agli incendi è demandata ai cacciatori. Un provvedimento destinato, probabilmente, a scatenare ulteriori polemiche fra l’esecutivo di Palazzo d’Orleans – col governatore Nello Musumeci in testa – e le associazioni ambientaliste che nelle ultime settimane hanno criticato il presidente della Regione di non aver fatto nulla in merito alla prevenzione di un fenomeno che quest’anno, più che in passato, ha devastato la flora e la fauna dell’Isola. In particolare, gli ambientalisti hanno chiesto a Musumeci di non aprire la stagione venatoria – almeno per quest’anno – per dare la possibilità alla selvaggina decimata dai roghi di ripopolarsi.  

“Come già fatto con le associazioni degli agricoltori, ambientaliste e sportive – spiega l’assessore Toto Cordaro – abbiamo coinvolto anche gli appassionati di caccia, attraverso le tante realtà attive sul territorio regionale, per creare quella rete diffusa di sorveglianza e sensibilizzazione che può rivelarsi fondamentale nel prevenire o nel segnalare i roghi. Il governo Musumeci ritiene, infatti, che costruire una ‘squadra’ ampia e ramificata per la protezione dei boschi e delle campagne sia un elemento chiave per la tutela del nostro ambiente naturale e un deterrente per gli incendiari”. 
 
Il protocollo – si legge nel comunicato – prevede “la partecipazione attiva delle associazioni venatorie all’attività di sorveglianza e prevenzione del patrimonio forestale e rurale, dell’habitat naturale, del paesaggio e alla difesa della popolazione. Sul campo saranno gli iscritti e le ‘guardie venatorie’, figure formate e in possesso di specifico riconoscimento, ad eseguire attività di monitoraggio dinamico, di avvistamento e segnalazione immediata di eventuali focolai”.

“Le associazioni firmatarie – viene spiegato nel documento – si sono impegnate a divulgare ai propri iscritti il contenuto del protocollo, ad avviare una campagna di comunicazione sul rispetto delle leggi, a garantire l’impiego di propri uomini e mezzi in azioni di prevenzione e monitoraggio. Dovranno anche comunicare al Servizio antincendio boschivo l’elenco dei volontari e fornire proposte e informazioni al Corpo forestale. L’attività andrà avanti sino al 15 ottobre e verrà prestata nelle ore diurne, tra le 11 e le 19, nelle giornate in cui viene diramata l’allerta incendi dalla Protezione civile regionale”.

Queste le associazioni firmatarie: Associazione nazionale cacciatori regione Sicilia (A.N.CA.); Consiglio siciliano della caccia, della pesca, dell’ambiente, della cinofilia, dello sport; Associazione italiana della caccia regione Sicilia (Italcaccia); Liberi cacciatori siciliani (L.C.S.); Associazione nazionale libera caccia (A.N.L.C.); Federazione italiana della caccia – Consiglio regionale della Sicilia (F.D.C.); Cpa siciliano; Associazione caccia e ambiente Artemide; Comitato regionale Anuu migratoristi Sicilia; Cacciatori siciliani Uniti (Csu); Federazione siciliana della caccia; Associazione siciliana caccia e natura; Regno delle due Sicilie; Federazione caccia per le regioni d’Europa; Enalcaccia; Ente produttori selvaggina Eps; Arcicaccia Comitato federativo sicliano; Associazione Cpa, Sicilia Nostra.

Redazione