La pagina Facebook “Belpasso in Comune” (Bic) segnala al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e al prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi “che il nome di Belpasso (Catania) si è aggiunto alla particolare lista di quei comuni ‘speciali’ dove vanno deserte le gare per demolire gli abusi edilizi”.
Il gruppo Social – che fa capo all’ex segretario del Pd, Nunzio Distefano – preferisce non entrare nel merito della vicenda perché, scrive, “è inutile”, “tanto in paese – aggiunge – non interessa nulla a nessuno”.
“Belpasso in comune”, pur ponendo una questione molto grave – che si aggiunge a un tasso di abusivismo tra i più alti della Sicilia, a una totale indifferenza del Consiglio comunale e alla mancata revisione del Piano regolatore, scaduto da 17 anni: argomenti di cui questo giornale si occupa da tantissimi anni – punta il dito contro la politica e la Società civile.
“Se ne strafregano gli amministratori e pure i consiglieri di opposizione – scrive Bic -. Se ne strafottono i partiti, i movimenti politici, le mitiche ‘associazioni’ e la mitologica ‘società civile’. Perchè dovrebbe appassionare un cittadino qualunque?”.
“Diciamo solo – afferma Belpasso in Comune – che l’argomento è come la merda, che più si rigira e più puzza. Così stando le cose, l’unica soluzione possibile è che se ne occupi qualcuno esterno al Comune. Magari qualcuno che inizi col chiedersi semplicemente come dovrebbe essere possibile partecipare ad una gara con quei prezzi a base d’asta per poi provare a fare due più due e tirare le somme, comprendendo anche i Consigli comunali chissà perché sempre deserti quando ci sarebbe stato da affrontare l’argomento degli abusi edilizi”.
“Sembra una situazione – si legge sul post – assai simile alla famosa ‘tela di Penelope’. Qui però non c’è nessuno che disfa, solo perché non c’è nemmeno chi fa. Intanto la revisione del Piano regolatore è su un binario morto dal 2013. Quando era sindaco Caputo e Motta gli faceva da assessore (Ciccu e Cola). Ma nel frattempo sono state spese centinaia di migliaia di euro per consulenze dalla misteriosa resa”.
Nella foto: Sicilia, un’abitazione abusiva demolita dalle ruspe
Redazione
il gruppo social BIC, più che che all’ex segretario del PD, fa capo al candidato con il leghista Guzzetta alle ultime elezioni amministrative. Chiarito ciò, è giusto indignarsi per l’abusivismo e indicare strade praticabili per l’esecuzione delle sentenze di demolizione.
Secondo voi quanto è probabile che una impresa edile partecipi ad una gara per la demolizione di costruzioni
che altre imprese edili hanno edificato?
Credo che se davvero si intende dare seguito alle sentenze di demolizione deve essere incaricato il Genio Militare.