Usa le “casse” degli orologi per occultare la cocaina, ma viene beccato dai Carabinieri della Stazione di Acireale (Catania) che lo arrestano per detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Un escamotage ingegnoso, quello ideato da un 54enne della città ionica, che però ha commesso l’ingenuità di non azionare il congegno interno e di conseguenza di lasciare le lancette ad orari completamente sfalsati rispetto a quelli reali, fatto di cui si sono accorti i militari dell’Arma che hanno scoperto il marchigegno facendo scattare le manette ai polsi dell’uomo.  

I fatti. La pattuglia stava svolgendo un servizio di controllo del territorio quando l’attenzione dei militari è stata attirata dalla presenza di tre persone che, in Piazza Dante, erano intente a colloquiare tra loro. Del trio, in particolare, faceva parte anche un pregiudicato noto ai militari, che hanno preferito osservare discretamente le loro mosse.

L’attesa è stata presto ripagata perché uno di essi è stato visto più volte entrare all’interno della propria autovettura, una Fiat Punto, inducendo così i militari ad effettuare un controllo. Uno dei tre alla vista dei militari si è velocemente allontanato, mentre hanno generalizzato il pregiudicato ed il 54enne proprietario dell’autovettura il quale però, stranamente, è stato notato continuamente guardare il proprio orologio.

Insospettitisi, i militari hanno ispezionato l’orologio e, notando che in effetti non segnava l’orario corretto hanno provveduto ad aprirlo scoprendo che l’uomo, ingegnosamente, dopo averlo privato del meccanismo, ne utilizzava la cassa come involucro segreto per le dosi di cocaina, due per l’esattezza.

Hanno quindi perquisito l’autovettura trovando un’ulteriore dose all’interno del portafoglio, contenente anche 130 euro, sottoposti a sequestro perché ritenuti provento dello spaccio.

I carabinieri hanno quindi esteso la perquisizione all’abitazione dell’uomo, dove all’interno di un cassetto della stanza da letto, hanno rinvenuto circa 7 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, sostanze per realizzare il “taglio” della droga, materiale per il confezionamento delle singole dosi, nonché, manco a dirlo, un altro orologio anch’esso modificato con le stesse modalità per l’occultamento della sostanza stupefacente.

Nella foto: i Carabinieri di Acireale (Catania) dopo l’operazione

Barbara Contrafatto