“Dopo il prosciugamento del serbatoio di Sciaguana, nell’ennese, un’altra zona umida si è prosciugata: l’Oasi di Ponte Barca di Paternò (Catania). L’area è protetta da norme regionali e nazionali: come Oasi di Protezione della Fauna ai sensi della normativa regionale venatoria, e  Zona di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva europea Uccelli 2009/147/CE”.

La Società civile suona il campanello d’allarme, e anche se la Regione Sicilia, come si legge nel comunicato diffuso dalle associazioni della Valle del Simeto,si è impegnata a risolvere il problema in pochi giorni, assicura che la vigilanza sarà massima per evitare ulteriori disastri ecologici.  “L’Oasi – scrivono le associazioni – ospita un ecosistema umido che non ha eguali in Sicilia orientale, in cui nidificano specie rare di uccelli fra cui la Moretta tabaccata e il Pollo sultano”.

“La traversa idraulica che dà origine all’Oasi – si legge nella nota – è stata progettata per contenere un volume di acqua pari a 800mila metri cubi. Oggi la traversa risulta in gran parte interrata e quindi bastano poche decine di migliaia di metri cubi di acqua per riempirla. Bastano cioè poche decine di centimetri in più o in meno di livello idrico per determinare condizioni ottimali per la fauna o, in mancanza, condizioni disastrose come quelle che si stanno verificando”.

“Purtroppo a maggio – recita il documento – il livello della zona umida a monte della traversa si è abbassato svuotandola e facendo emergere il fondo fangoso e la vegetazione acquatica: uccelli, rettili, anfibi, pesci hanno interrotto la nidificazione perdendo uova e piccoli, con un danno ambientale enorme per le specie rare e con problemi di conservazione”.

“Da un incontro con l’Ente Gestore della Traversa (l’Assessorato Acque e Rifiuti della Regione” si è potuto constatare che le guarnizioni di tenuta delle paratie si presentavano danneggiate, facendo rilasciare a valle della traversa tutta la portata che arriva da monte”. 

“L’Ente Gestore – affermano le associazioni – si è impegnato e riparare le perdite in maniera di ripristinare il livello idrico a monte della traversa nel giro di pochi giorni e successivamente a rilasciare la portata in transito in modo da mantenere le condizioni ecologiche del fiume a valle della traversa”.

“La Lipu, le associazioni della rete del Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto, abitanti e soggetti attivi del territorio continueranno a vigilare. L’Ecomuseo del Simeto è già al lavoro per mettere in luce le diverse fragilità ecologiche e avviare azioni di sensibilizzazione e tutela attiva del fiume”.

Questi i sodalizi promotori dell’iniziativa: Presidio Partecipativo del Patto di Fiume Simeto; partenariato istituzionale ed associativo dell’Ecomuseo del Simeto; Lipu Catania; BioDistretto Valle del Simeto; Coordinamento “Paternò c’è!”; ViviSimeto OdV; Associazione La Locomotiva; Cultura &’ Progresso; Legambiente Circolo Ancipa; Legambiente Circolo Etneo; Legambiente Circolo Catania; Cooltural-Mente Troina; Hypnomantes; Associazione Upis; Gruppo Promotore Terre della Biosfera; SUdS – Stazioni Unite del Simeto; Coop. Sociale Koiné.

Nella foto: uno scorcio dell’Oasi di Ponte Barca, prima e dopo l’abbassamento del livello idrico

Redazione