Malta è il primo Paese Ue ad avere vaccinato il 70 per cento della popolazione adulta con almeno una dose di vaccino anti Covid. “Oggi abbiamo raggiunto l’immunità di gregge”, ha annunciato il ministro della Sanità, Chris Fearne, sottolineando che “il vaccino è un’arma contro il virus”. Malta, con una popolazione di circa 500mila persone, ha somministrato oltre 475mila dosi di vaccino, secondo i dati aggiornati a domenica e diffusi oggi.

La campagna vaccinale al momento è aperta a tutti gli over 16. A partire al 1 luglio, ha annunciato il ministro della Sanità, cadrà il divieto di indossare la mascherina all’aperto per tutte le persone completamente vaccinate, mentre l’obbligo di mascherina sulle spiagge cesserà a partire dal 1 giugno. A darne notizia è stamattina l’agenzia giornalistica Adnkronos.

Malta, dunque, “si gode uno dei più grandi successi dell’umanità, al pari dello sbarco sulla Luna.” come ha dichiarato Peter Medaware, noto professore di una prestigiosa scuola maltese al quotidiano nazionale “Times of Malta”

Secondo i quotidiani nazionali sembra che l’isola abbia superato persino il decantato stato di Israele, in merito alla somministrazione dei vaccini. Ogni 24 ore circa 8mila persone ricevono la loro dose, anche grazie all’utilizzo del monodose “Johnson & Johnson”, che ha accelerato ulteriormente la campagna vaccinale.

Da lunedì 17 maggio, come detto, anche l’ultima fascia d’età per adesso vaccinabile è stata fortemente invitata alla registrazione; i sedicenni sono stati tra i primi nell’UE a poter prenotare i loro appuntamenti per il vaccino, identificandolo come il “passaporto” per tornare ad una vita sociale, con la diffidenza di alcuni genitori preoccupati anche in vista degli esami scolastici che possano coincidere i loro appuntamenti per la somministrazione.

Ma la reale diffidenza è data per il timore che gli adolescenti possano avere effetti collaterali a breve termine, come mal di testa, brividi e febbre. Un punto a favore della campagna c’è sempre: sebbene i genitori possano avere preoccupazioni, i loro figli non hanno bisogno del loro permesso per registrarsi. Infatti, secondo la legge maltese sulla salute, l’approvazione dei genitori per le cure mediche non è richiesta.

Nella foto: uno scorcio di Malta

Valentina Contavalle