Era il gennaio 2020 quando alcuni palazzi di via Castromarino a Catania crollarono in seguito alle sollecitazioni degli scavi che si stavano effettuando nel sottosuolo. Adesso – denuncia la Cgil del capoluogo etneo – con un’ ordinanza del sindaco  Salvo Pogliese, il Comune ha intimato ai proprietari degli immobili crollati e lesionati (sia di via Castromarino che di aree limitrofe), di presentare un progetto di restauro o risanamento degli immobili crollati. Allora, come si ricorderà, i residenti abbandonarono i propri alloggi per motivi di sicurezza, ma sono tuttora senza casa. 

Per questo la Cgil di Catania domani chiederà un incontro al sindaco. In una nota congiunta a firma del segretario generale Giacomo Rota e del responsabile Politiche abitative, Dario Gulisano, si legge che “quelle stesse famiglie che in una notte hanno perso tutto e che hanno ricevuto dal Comune, dopo un anno dal crollo, l’esigua somma di 3mila euro come sostegno all’affitto, e si ritrovano dopo quasi 500 giorni dalla quella tragica sera a dover ottemperare, per non subire sanzioni amministrative, ad un’ordinanza del sindaco che assume i tratti della beffa dopo il danno ricevuto”. 

L’ordinanza è datata 12 maggio e il progetto di restauro, redatto a spese dei residenti, andrà consegnato alla Direzione Urbanistica e gestione del territorio e dovrà prevedere il completamento di tutte le opere, ivi compresi i collaudi, per il rilascio di idoneo titolo edilizio e successivo rilascio dell’agibilità immobiliare, entro trenta giorni dall’ultimazione dei lavori e certificazione di collaudo eseguiti dal ministero delle infrastrutture e dei trasporti che ha disposto con determina del 7 maggio 2021 la messa in sicurezza degli immobili.

Proseguono Rota e Gulisano: “Ed ora le famiglie, in piena difficoltà economica a causa della perdita delle proprie case, verranno persino gravate di ulteriori spese per un danno subito. Questa vicenda oggi grida giustizia. Ancora una volta chiediamo l’apertura in prefettura di un tavolo di conciliazione tra le famiglie e la FCE, ma sollecitiamo con forza l’amministrazione comunale a rimodulare l’ordinanza e a sostenere con tutti gli strumenti disponibili, partendo dall’assegno per il  sostegno all’affitto elargito dal Comune, questi figli della nostra Città”. 

“Gli attori istituzionali – dicono i sindacalisti – , dall’amministrazione alla Protezione civile comunale, regionale e nazionale, non possono esimersi dal fare chiarezza su molti aspetti, partendo dai tempi e da chi dovrà farsi carico della riqualificazione degli immobili, dal sostenere le famiglie e dal creare i migliori percorsi per risollevarle dal baratro di incertezze e ingiustizie in cui sono piombate”.

Nella foto: un palazzo crollato in via Castromarino nel gennaio 2020

Redazione