Attacco, replica e controreplica nel giro di ventiquattro ore. Personaggi e interpreti: il consigliere del Movimento 5 Stelle di Belpasso (Catania) Damiano Caserta (che ieri ha attaccato), il sindaco della città Daniele Motta (che sempre ieri ha replicato), di nuovo Caserta (che stamattina ha controreplicato). Oggetto: il regolamento del Comune di Belpasso (Catania) a favore degli imprenditori che decidono di ribellarsi al racket del “pizzo” e dell’usura.

Ieri Caserta ha attaccato l’Amministrazione comunale di non avere applicato il regolamento, a dispetto di una approvazione dello stesso “risalente – dice il consigliere – a ben 12 anni fa”. Il documento prevede l’esenzione dei tributi comunali per gli operatori economici che si ribellano al pizzo e all’usura, ma secondo il capogruppo pentastellato “il regolamento non risulta nemmeno pubblicato, così come previsto da un obbligo di legge, sul sito del Comune”. 

Nel giro di qualche ora Motta risponde duramente: “Affermo con orgoglio che il regolamento è stato approvato dal Consiglio comunale ed è pure operativo”.

Qualche riga dopo, il sindaco aggiunge: “Nell’ultimo periodo il nostro ufficio sta curando un caso del quale evidentemente non possiamo parlare”, pur ammettendo che il regolamento “non è stato pubblicato per una svista di natura tecnica”, cui, aggiunge lui stesso,”si sta provvedendo”, ma in ogni caso, esso “è già in fase applicativa e questo conta moltissimo”.

Ecco perché il primo cittadino dice di “non comprendere l’attacco del movimento 5 Stelle” che “appare stucchevole perché sembra voler utilizzare l’onda mediatica”, seguita al clamore suscitato in questi giorni dalla posizione assunta dal titolare della famosa azienda Condorelli di Belpasso di dire No al racket del “pizzo”.          

Stamattina la controreplica di Caserta: “Sindaco Motta – scrive il consigliere 5S – , ultimamente il suo sport preferito è quello dell’arrampicata sugli specchi. Le sue difficoltà con la sua maggioranza la distraggono gravemente dai problemi di Belpasso. Pertanto le rinfreschiamo la memoria, qualora lei abbia omesso qualche piccolo elemento, e in particolare ci rivolgiamo ai cittadini che leggono le sue parole e hanno bisogno di maggiori chiarimenti”.

La dichiarazione del sindaco di Belpasso del 29 novembre 2018

Allegato al documento c’è l’estratto di una dichiarazione di Motta nel corso del Consiglio comunale del 29 novembre 2018, “stimolata”, si legge nella nota dei 5S, dall’interrogazione dello stesso Caserta, dove il sindaco – a parere del capogruppo pentastellato – “confessa”: “Noi abbiamo approvato un regolamento nel 2014, io ero assessore, però non ha trovato attuazione”.

“Le facciamo notare – incalza l’esponente del partito di Conte – che il regolamento è stato approvato nel 2009, non nel 2014, da una amministrazione comunale differente”.

Il capogruppo, quindi, nel sito del M5S Belpasso pubblica una seconda immagine che riguarda il Consiglio comunale del 27 febbraio 2020, quando lo stesso Caserta, “insieme a Guzzetta, Rapisarda e Moschetto (gli altri esponenti dell’opposizione) avevano stimolato la trattazione dell’argomento.

Le dichiarazioni del sindaco di Belpasso sul regolamento antiracket (27 febbraio 2020) 

“Lei – dice Caserta, rivolgendosi al sindaco – da un lato afferma che ‘il regolamento è attivo e operante’, salvo poi confessare che ‘non è mai arrivata alcuna richiesta o perchè non l’abbiamo mai pubblicizzata nel modo giusto, e poi – aggiunge – si avvita in un’altra dichiarazione dove ammette che ‘tra l’esserci (il regolamento, ndr.) e farlo funzionare capite bene che c’è tanto lavoro da fare nei confronti dei venditori per far sentire il comune vicino a questi imprenditori, cosa forse che non abbiamo fatto nel modo giusto e di questo faccio mea culpa”.

“Infine – conclude il consigliere pentastellato – le ricordiamo che il Consiglio comunale ha sì approvato una cifra, ma solo allo scopo di pubblicizzare il regolamento, tanto che la cifra è pari a 1000 Euro, e neppure risulta sia stata spesa. Se questa è un regolamento attivo e operante… giudichi lei”.

Redazione