“Quanti sono i canoni di affitto che il Comune di Catania non riscuote? E a quanto ammontano le somme non incassate?”. Sono le domande che Valeria Diana, capogruppo del M5s al Consiglio comunale del capoluogo etneo, pone “da tempo” all’Amministrazione comunale, “senza avere risposte soddisfacenti”, come afferma lei stessa.

“Il 15 gennaio – dice -, durante la seduta della II Commissione, l’ingegnere Trainiti, direttore della Direzione Patrimonio e Partecipate, ha riconosciuto pubblicamente che solo grazie ai miei interventi, il Comune ha avviato una ricognizione da cui sono emersi oltre 50 recuperi di somme relative ad affitti non riscossi, solo con riferimento all’ultimo trimestre 2020” dice Diana.

“Con il primo accesso agli atti, ho fatto recuperare alle casse del Comune oltre 110 mila euro, relativi ad affitti non riscossi per l’ex Palazzo delle Poste di Viale Africa. Dopodiché ho presentato un secondo accesso agli atti su tutti gli affitti attivi del Comune di Catania, in seguito al quale abbiamo appreso dei 50 recuperi”.

“Da gennaio ad oggi – seguita la capogruppo 5S -, nonostante i miei tanti solleciti, non sono ancora riuscita ad avere l’ammontare dettagliato delle somme recuperate. Proprio stamattina ho richiesto la presenza dell’ingegnere Trainiti in Commissione, sperando di avere finalmente chiarimenti su questa tristissima telenovela catanese”.

“Certo che, se essere competenti significa dimenticarsi per anni di riscuotere i soldi degli affitti di un Comune in dissesto, sono orgogliosa di essere una ‘incompetente’, come spesso i nostri avversari politici, strumentalmente, ci dipingono”.

Redazione