“Quello di stamane è un piccolo ma altamente significativo avvenimento di importanza storica per la Città di Caltanissetta, perché non era mai avvenuto prima: per la prima volta dal secondo dopoguerra, sulla facciata di Palazzo del Carmine, sede istituzionale del Comune, sventola la bandiera tricolore dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (Anpi) in occasione della Festa nazionale del 25 aprile, in cui si celebra la Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista”.

Lo scrive orgogliosamente il Comune siciliano in occasione della Festa della Liberazione celebrata ieri.

“Nei giorni scorsi – si legge nella nota – la Giunta comunale ha accolto la proposta del Comitato Provinciale dell’Anpi di esporre il vessillo antifascista accostato alla Bandiera italiana ed allo stemma del Comune di Caltanissetta, a simboleggiare la gratitudine dell’Italia difesa e liberata dai Partigiani e degli altri eroi della Resistenza”.

“Per non dimenticare il loro generoso e coraggioso contributo per la conclusione di una fase tragica della storia del nostro Paese, distrutto da lutti e rovine determinati dalla feroce e criminale dittatura di Mussolini e del suo alleato Hitler, l’Anpi ha reso noto l’elenco dei Partigiani di Caltanissetta e della sua provincia, fulgidi testimoni dell’eredità politica e culturale della parte migliore dell’Italia”.

“Si tratta di una prima lista parziale di 64 partigiani combattenti – spiega l’Anpi nissena – che diffondiamo pubblicamente per alimentarne il ricordo e l’eterna riconoscenza. Parlare di antifascismo e resistenza, infatti, è ancora e sempre più necessario: l’eredità dei Partigiani sta nella nascita della Repubblica e nella sua Costituzione, i cui valori e principi fondanti necessitano di continua quotidiana attuazione e difesa, contro tutto ciò che sa di egoismo, di revisionismo, di autoritarismo, di razzismo; tutti mali che pervadono il mondo ed anche il nostro Paese, dove ancora bisogna lottare contro troppe disuguaglianze, troppa povertà, troppe ingiustizie”.

Il Sindaco di Caltanissetta, dott. Roberto Gambino ha anche diffuso un videomessaggio in cui, tra l’altro, ha ricordato il valoroso esempio dell’antifascista nisseno Luigi Cortese: «Oggi è il 25 Aprile: 76 anni fa l’Italia veniva liberata dal regime nazifascista. Una conquista importante per il nostro Stato democratico e il punto di partenza per una nuova Nazione. Adesso noi stiamo facendo una resistenza estrema contro il virus; stiamo combattendo un’altra guerra mondiale e sicuramente, facendo Resistenza, riusciremo a sconfiggere questo virus. Quindi, ricordando i nostri Padri fondatori, noi dobbiamo continuare lungo questa strada. Ricordiamo oggi Luigi Cortese che è stato un grande Partigiano Nisseno: ora e sempre, Resistenza!».

“Sempre nell’ottica di promuovere la celebrazione del 25 aprile – recita il comunicato – con modalità compatibili con le attuali restrizioni sanitarie, anche Caltanissetta ha aderito alla campagna nazionale dell’Anpi, “Strade di Liberazione”, con la quale l’Associazione partigiana ha invitato le cittadine e i cittadini a deporre un fiore sotto le targhe delle vie e delle piazze dedicate ad antifasciste/i e partigiane/i”.

Così ieri i rappresentanti e attivisti dell’ANPI provinciale – Peppe Cammarata, Elia Miccichè, Claudia Cammarata, Stefania Sorrentino e Angela Noto – si sono recati in 45 strade di Caltanissetta (da via Don Minzoni a via XXV Aprile; da via Palmiro Togliatti a via Sandro Pertini a via Concetto Marchesi, ed altre vie) per compiere il gesto simbolico della deposizione di un mazzo di fiori.

“In questo modo – dichiarano i promotori dell’iniziativa – desideriamo esprimere la gratitudine per chi ha sacrificato la propria vita per quella straordinaria stagione di lotta per la Libertà e la Democrazia, attraverso un fiore che diverrà una luce accesa sul sacrificio di tante donne e uomini da cui sono nate la Repubblica e la Costituzione”.

Nella foto: la bandiera dell’Associazione nazionale partigiani italiani sul balcone del municipio di Caltanissetta, durante i festeggiamenti del 25 Aprile

Redazione