A Malta manifestazioni delle Organizzazioni non governative (Ong) contro la corruzione, contro “la piovra che regge il governo”. La protesta non si ferma. E lo dimostrano gli attivisti delle Ong anti-corruzione “Repubblika” ed “Occupy Justice” (guidate dal blogger ed editorialista maltese Manuel Delia), che di recente hanno protestato fuori dal Parlamento a Valletta, rinnovando le richieste di giustizia per il caso dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, a seguito di una svolta che ha visto i due fratelli Agius accusati di aver fornito la bomba che ha ucciso la cronista maltese.

Alla fine di febbraio, gli attivisti avevano già ottenuto le dimissioni del Segretario parlamentare per i diritti civili e le riforme presso il ministero della Giustizia e dell’uguaglianza, Rosianne Cutajar, a causa di legami, ancora sotto indagine, con il sospettato numero uno dell’ omicidio Galizia, Yorgen Fenech; la Cutajar in qualità di sottosegretario nel Governo del Premier Robert Abela, era responsabile della politica di uguaglianza e dei diritti civili di Malta e della sua attuazione, insieme alle riforme legislative del paese in vari settori del Governo.

Anche in quest’occasione, circa 200 persone si sono riunite (in linea con le misure di contenimento COVID 19 sul distanziamento sociale) con striscioni che mostravano frasi come “Malta soffocata dalla Piovra della Mafia” (Malta fgata minn qarnita mafjuza) e “La corruzione ha ucciso una giornalista” (Il korruzzjoni qatlet gurnalista), per simboleggiare come elementi criminali si siano infiltrati indisturbati tra le “linee di comando” della Nazione.

L’attivista e blogger Manuel Delia ha subito esordito dicendo: “Le onde possono essere nel mare ma la Piovra è a terra”, sbeffeggiando un famoso commento del Primo Ministro Abela, che durante un suo discorso paragonò la forza del popolo maltese  alle onde del mare.

“Tutti noi abbiamo dovuto sacrificare molto lo scorso anno: a casa, al lavoro e come cittadini. È stato un sacrificio trattenersi dal ricordare ai nostri leader politici cosa ci infastidisce. Se qualcuno pensava che avremmo dimenticato le nostre responsabilità, questa è la nostra risposta “, ha concluso Delia.

Intervenuto alla protesta anche il presidente dell’ONG “Repubblika”, Robert Aquilina: “Stiamo protestando perché dobbiamo tagliare tutti i tentacoli della Piovra che è emersa dal mare e ha afferrato questo paese. I polpi sono difficili da individuare perché si mimetizzano e sputano inchiostro per nascondersi. Ha tentacoli nel Governo, nella polizia, nell’economia, nell’autorità di pianificazione, nei professionisti, nei media e nei partiti politici “.

La manifestazione s’è conclusa con le lapidarie parole di Louiselle Vassallo, attivista dell’ONG “Occupy Justice”, che ha contraddetto in modo violento la dichiarazione di Abela (“Le istituzioni governative e giuridiche maltesi stanno funzionando alla perfezione”): “Se le istituzioni funzionassero davvero – ha detto Vassallo -, le persone che hanno interferito nelle indagini e che hanno usato la loro posizione per ostacolare la giustizia, avrebbero già ottenuto ciò che si meritavano. Se le istituzioni funzionassero, giornalisti e attivisti non sarebbero denigrati; sembra quasi che non abbiamo imparato nulla dall’assassinio di Daphne Caruana Galizia”.

Nella foto: il giornalista maltese Manuel Delia

Redazione