“Il Comune di Catania si costituirà parte civile anche nel processo ai pubblici impiegati coinvolti nell’operazione Sipario e di quanti a vario titolo verranno chiamati a rispondere di reati di mafia o contro la pubblica amministrazione, anche per l’ipotizzabile grave danno perpetrato ai danni dell’Ente comunale, secondo una procedura ormai consolidata che esula da valutazioni discrezionali”.

La nota del Comune non mostra tentennamenti. “Già poche ore dopo la diffusione dei contenuti dell’indagine – spiega il comunicato -, l’Amministrazione Comunale ha avviato accertamenti interni e approntato le misure cautelari idonee a garantire da interferenze l’azione amministrativa del Comune, sia sospendendo immediatamente dal servizio i due vigili urbani arrestati e sia attivando le opportune verifiche per prevenire fenomeni corruttivi che interessano le condotte dei propri dipendenti”.

“Anche per questo, la Giunta – si legge – ribadisce ogni piena disponibilità e collaborazione con gli organi competenti per fronteggiare ogni forma di malcostume amministrativo a qualunque titolo esercitato, a maggior ragione se sfocia in reati, condotte dei singoli per cui il Comune auspica ed è parte attiva per la loro repressione in ogni sede”.

“L’Amministrazione comunale – conclude il documento – auspica infine che nessuna forza politica strumentalizzi a fini di partito o di schieramento questioni serie e delicate che vanno affrontate nelle sedi competenti da quanti hanno titolo per poter esercitare, senza inaccettabili interessi elettoralistici, ogni azione di tutela e garanzia del funzionamento delle istituzioni”.

Nella foto: il sindaco di Catania, Salvo Pogliese

Redazione