A Malta diminuiscono i positivi al Coronavirus riscontrando solamente 90 casi. Un ottimo risultato se si pensa che un numero del genere era stato registrato lo scorso 5 Febbraio.

Anche la campagna vaccinale sembra proseguire piuttosto velocemente: fino a lunedì 22 marzo sono state somministrate in totale 150 mila 897 dosi di vaccino, di cui 45 mila come seconde dosi.

Il risultato incoraggiante è stato ottenuto grazie al semi lockdown, iniziato il lo scorso 10 marzo, quando il Governo Abela ha annunciato una serie di misure restrittive che stanno limitando pesantemente la vita quotidiana delle persone.

Ancora una volta, esattamente come un anno fa, l’isola è stata bloccata parzialmente, chiudendo  scuole, negozi, bar e ristoranti, e tutti i servizi non ritenuti essenziali. 

Ecco cosa si potrà e non si potrà fare: acquisti e servizi, i negozi e i servizi non essenziali, tra cui parrucchieri e centri estetici, sono stati chiusi. Tuttavia diversi negozi forniscono servizi on line e consegne in tutta l’isola. Aperti supermercati e farmacie, ristorazione da asporto ed intrattenimento. Chiusi al pubblico snack bar e ristoranti; attivo servizio “take-away” e consegna a domicilio. Per gli ospiti in hotel, previsto servizio in camera fino alla mezzanotte. Anche gli incontri tra diversi nuclei familiari presso i domicili sono stati ridotti, da 4 a 2. Banditi gli eventi di massa: i trasgressori verranno multati con una somma pari a 6 mila Euro.

I cinema, i musei e i teatri sono stati chiusi. Picnic ed altre attività all’aperto sono state limitate a gruppi di quattro persone di differenti nuclei familiari; bisogna assicurarsi di essere seduti prima di togliere la mascherina per mangiare, bere o fumare. A coloro che verranno avvistati con la mascherina abbassata mentre camminano, verrà inflitta una multa di 100 Euro.

Sospesi i viaggi di piacere tra Malta e l’isoletta vicina, Gozo. E’ tuttavia possibile viaggiare all’estero, seguendo le procedure di mitigazione COVID.

Sospesi gli sport di gruppo e di contatto, anche se svolti all’aperto. Un’eccezione per chi vuol praticare Jogging e passeggiare. Chiuse palestre, piscine e scuole di danza. 

Sospese le visite ospedaliere. Gli interventi chirurgici e le procedure non urgenti verranno posticipati. Sospese le funzioni ecclesiastiche ad eccezione dei funerali, tuttavia con delle restrizioni in merito al numero dei presenti.

Ad un anno dall’inizio della pandemia, sembra che l’isola stia provando un déjà vu di isolamento, districandosi tra le preoccupazioni di un aumento di casi ed i malumori provocati dalle nuove restrizioni. Oppure semplicemente non si vuol credere che il 2021 possa effettivamente essere una ripetizione estesa del 2020; il popolo maltese, con timore, si chiede ora cosa dovrà aspettarsi quando l’11 Aprile scadrà il decreto che ha deciso questa nuova chiusura.

Nella foto: il centro della capitale di Malta, La Valletta, in una foto scattata durante il lockdown

Valentina Contavalle