Chiedono  verità  sulla morte di Giulio Regeni. Succede a Santa Venerina (Catania), dove ieri sera, presso il Palazzo municipale, è stata accolta una delegazione delle associazioni  del territorio acese costituitasi in Comitato spontaneo  denominato “Verità per Giulio Regeni Aci”.

 A distanza di cinque anni dalla morte di Giulio è ancora giallo sul perché il ricercatore friuliano, dottorando all’Università di Cambridge, sia stato barbaramente torturato per giorni e poi ucciso al Cairo, in Egitto,  dove si trovava per un studio sulla situazione economica e sociale egiziana.

Il Comitato spontaneo “Verità per Giulio Regeni Aci” accolto dal sindaco di Santa Venerina (Catania) e da una delegazione della Giunta e del Consiglio comunale

Sedici le associazioni che aderiscono al Comitato: Arci Babilonia-circolo “Mistero buffo”, Azione Cattolica Diocesana, AGESCI zona Galatea, Amnesty International GG (Gruppo Giovani) 118, ANPI-sezione “Placido Rizzotto”, “Coriandolata”, Coordinamento Democrazia Costituzionale (CDC), “Fancity”, LIBERA delle Aci “Pierantonio Sandri”, “Liberacittadinanza”, “Legambiente” di Acireale, “Noi siamo Acireale”,  L’impulso, “Mi casa Estu casa”–accoglienza bambini saharawi, Tribunale diritti del malato, “Fare verde”.

Ad attendere la delegazione del comitato spontaneo costituita da Giovanni Mannino e Giusy Torrisi, il sindaco Salvatore Greco, il vice sindaco Alfio Di Paola, il presidente del consiglio comunale Fabio Sorbello e i consiglieri Sandra Patanè, Giuseppe Grasso e Giovanni Russo. 

Il comitato spontaneo “apartitico” e “aconfessionale”,  come ha tenuto a specificare Giovanni Mannino della delegazione,  sta promuovendo una campagna di raccolta fondi da destinare alla famiglia di Giulio Regeni per portare avanti la battaglia legale volta alla ricerca della verità. Sarà possibile aderire all’iniziativa comprendo gadget (spillette e bracciali) e striscioni gialli  con la scritta “Verità per Giulio Regeni” nel “Punto Giallo” allestito presso la “Fotottica Tomarchio” di Corso Italia n. 18 ad Acireale, l’unico per Catania e provincia.  

“La famiglia Regeni è informata della nostra presenza qui a Santa Venerina  – ha esordito Mannino – La battaglia legale è ardua e difficile perché sembrerebbe che dietro la morte del giovane ricercatore ci siano anche interessi legati alla vendita di armi”.

“Abbiamo aderito con convinzione alla vostra lodevole iniziativa  – ha affermato il sindaco Salvatore Greco – e ci immedesimiamo nelle condizioni della famiglia di Giulio. E’ interesse delle istituzioni e della società civile arrivare all’affermazione della libertà in tutte le sue forme tra cui la libertà di esprimersi e di potersi muovere liberamente, di poter studiare all’estero e poter ritornare a casa in sicurezza”.

La delegazione del comitato nel donare al sindaco il braccialetto, la spilletta  e lo striscione giallo che sarà esposto in municipio, ha ringraziato gli amministratori comunali per la sensibilità dimostrata nell’aderire all’iniziativa.

Redazione