Il Comune di Catania ha deciso di intitolare una via all’ex presidente del Tribunale dei minorenni Giambattista Scidà per i suoi meriti sociali e professionali. Analoga decisione è stata presa per dedicare altre strade e piazze all’attore e puparo Nino Insanguine, alla musicista Dora Musumeci, al prof. Enrico Falcidia, a mons. Francesco Ventorino, all’attrice Margherita Nicosia, all’eroina risorgimentale Andreana Sardo e al soprano Maria Gentile.

Lo rende noto l’Amministrazione etnea con una nota: “La Commissione comunale per la toponomastica, presieduta dal Sindaco Salvo Pogliese, nell’ultima riunione, a cui hanno partecipato, l’assessore ai servizi demografici Alessandro Porto per delega del primo cittadino,  i  consigliere comunali Alessandro Campisi e Graziano Bonaccorsi, i componenti esterni Silvana Raffaele e Marco Leonardi, ha individuato otto nuovi toponimi di slarghi e strade cittadine.

L’attore e puparo Nino Insaguine. Sopra: l’ex presidente del Tribunale dei ninorenni Giambattista Scidà

 A Nino Insanguine attore, burattinaio e artista del teatro dei Pupi  a cui è anche dedicato il primo museo dei Pupi siciliani, verrà intitolata l’attuale via Argentina.

Al prof. Enrico Falcidia, medico e  fondatore, a meta degli anni sessanta, dell’omonima clinica di Catania sarà dedicata la Via Paolo Gaifami alle spalle della struttura centro di eccellenza nel campo dell’ostetricia e della ginecologia.

Don Ciccio Ventorino

 Lo slargo tra via dei Salesiani e via Roberto Giuffrida Castorina verrà intitolato a Monsignor Francesco Ventorino, per molti “Don Ciccio”, fondatore della Comunità di Comunione e Liberazione in Sicilia e co-fondatore della Fondazione Sant’Orsola. 

Al magistrato Giambattista Scidà, per  numerosi anni presidente del Tribunale dei Minori di Catania, che  denunziò l’arruolamento nella  mafia dei ragazzi di Catania e delle sue periferie, verrà dedicata  la riqualificata piazzetta del porticciolo di Ognina.

Per Margherita Nicosia, attrice teatrale e cinematografica  catanese degli anni ’50 è stata prevista l’intitolazione di una strada che collega la via Filippo Eredia con il parcheggio della piscina di Nesima (lato Catania).

La musicista Dora Musumeci

La traversa al numero civico 55 di via San Nullo porterà il nome della musicista Dora Musumeci celebrata come prima pianista Jazz d’Italia, tanto nel 1994 venne nominata Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica, come eccellenza italiana nel mondo.

Ad Andreana Sardo eroina risorgimentale catanese, a cui viene attribuito anche il merito di aver salvato il palazzo centrale dell’Università da un incendio, verrà intitolato lo largo a verde di via Dusmet, nei pressi dell’ingresso al parcheggio Amt.

Un toponimo, nella strada traversa al civico 6 di via Cassarà, infine, andrà a Maria Gentile soprano catanese del secolo scorso, la cui carriera si svolse principalmente in Italia e in America latina e che dopo il ritiro dalle scene insegnò canto nella sua città natale”.

Intanto il Movimento 5 Stelle di Catania, mediante questa nota, comunica che l’intitolazione della piazzetta di Ognina a Giambattista Scidà è scaturita da una proposta di un suo consigliere comunale: “Su proposta del consigliere comunale del M5s Graziano Bonaccorsi, componente della commissione Toponomastica, finalmente la città di Catania ricorderà il magistrato Giambattista Scidà, dedicandogli la piazzetta di Ognina”.

“Nella sua richiesta – scrinono i 5S -, protocollata il 9 dicembre dello scorso anno e ora accettata dall’Amministrazione, Bonaccorsi, infatti, aveva chiesto di intitolare la piazza all’ex Presidente del Tribunale dei Minori, “una delle figure più rappresentative dell’antimafia catanese, il cui nome è indissolubilmente legato al caso Catania, alle denunce degli scandali della mala amministrazione, della commistione tra mafia, imprenditoria, politica, stampa e parte della magistratura catanese e alle sue battaglie in difesa dei diritti dei minori e delle fasce svantaggiate”.

“La proposta di conservare la memoria di Scidà, intestandogli una via o una piazza di Catania – dice Bonaccorsi – non parte dall’Amministrazione, ma dal basso. Ho ascoltato le richieste dei cittadini e le ho subito portate in commissione Toponomastica: Catania non deve mai dimenticare Scidà, grande galantuomo e magistrato integerrimo, alto esempio di onestà intellettuale, uno dei pochissimi che ha avuto il coraggio di sfidare il sistema. Le sue denunce, sempre attuali a quasi dieci anni dalla sua scomparsa, sono un monito e un modello per tutti: precorrendo i tempi, Scidà aveva già puntato il dito anche su temi come il dissesto o l’ex Palazzo delle Poste. Chissà cosa direbbe oggi, se avesse la possibilità di assistere agli scempi che la nostra città ha subito negli ultimi anni.”

Redazione