L’Ufficio postale di Librino, a Catania, ancora chiuso dopo l’assalto al bancomat dei giorni scorsi, quando addirittura i malviventi sono intervenuti con un mezzo meccanico per sventrarlo per prelevare i soldi contenuti all’interno. Per questo stamane il sindacato Ugl scrive al Prefetto chiedendogli di “intervenire urgentemente sull’azienda per l’invio di una postazione mobile”, in modo da “evitare problemi di ordine pubblico”.

“Da quasi due settimane – scrive l’Ugl – l’ufficio postale di viale Nitta 2 è chiuso, dopo il tentativo di furto del bancomat, durante il quale è stata sventrata la parete dei locali. Sono circa 13 giorni che i cittadini residenti nella popolosa città satellite (oltre 60 mila persone), continuano a subire il disagio di non poter fruire del servizio di sportello e prelievo, dicono il segretario territoriale Giovanni Musumeci e il segretario provinciale della federazione Ugl comunicazioni Poste Mario Crisà.”

“Lo scorso 9 febbraio – si legge nella nota – , proprio il raggruppamento di categoria della Ugl ha scritto all’azienda per rappresentare la gravità della situazione e chiedere l’immediato invio di una postazione mobile. Risultato: Poste italiane ha manifestato la sua impossibilità a procedere, dato che il camper adibito ad ufficio è utilizzato solo quando ci sono necessità temporanee nei paesi e non nell’ambito dello stesso contesto cittadino”.

“Ad oggi – confermano nel sindacato – non ci è pervenuto alcun riscontro scritto, ma la risposta data dal responsabile regionale è singolare, tenuto conto che Librino è come se fosse un grande paese e non l’agglomerato della stessa città. Basti pensare il fatto che le filiali più vicine sono la Zona industriale a 7 km di distanza e Zia Lisa che si trova distante soli 2 km”.

“Quest’ultimo sito – affermano – , di recente, a causa del notevole afflusso da parte dell’utenza che normalmente viene gestita, è stato teatro di tensioni, accenni di rissa, minacce ai dipendenti, con conseguente impiego delle forze dell’ordine per sedare gli animi. Immaginiamoci cosa potrebbe continuare ad accadere con la richiesta di prestazioni da parte di ulteriore utenza, considerato che i lavori di ripristino del locale postale di Librino non siano completati entro la data indicata, cosa che facilmente si può immaginare”.

“Per questo riteniamo utile e doveroso – evidenziano Musumeci e Crisà – che Poste italiane torni indietro rispetto alla decisione e si attivi con urgenza per inviare a Librino il mezzo in dotazione. Auspichiamo, nel contempo, l’iniziativa di sua eccellenza il Prefetto, che ringraziamo sempre per l’attenzione e la sensibilità dimostrata nei confronti dei lavoratori e dei cittadini, perché possa far comprendere all’azienda che il ripristino dei servizio nell’area in questione è soprattutto una problematica di ordine pubblico che deve essere risolta con buonsenso e spirito di massima collaborazione”.

“Un grazie – si legge nel comunicato – anche all’indirizzo del Comitato ‘Librino attivo’ che, nei giorni scorsi, ha sostenuto l’attività dell’organizzazione sindacale”.

“La sinergia tra i rappresentanti ed i lavoratori, come è stato in questo caso, può contribuire a rivendicare i vari diritti e a difendere il territorio – concludono i segretari – . Ci auguriamo, per questo, che in questo come in altri casi si possa continuare ad operare a stretto contatto per venire incontro ai bisogni di chi lavora e di coloro che risiedono in contesti speciali come lo è il quartiere di Librino”.

Nella foto: l’Ufficio postale del quartiere Librino (60mila abitanti), a Catania, sventrato dai malviventi nei giorni scorsi per prelevare il bancomat

Redazione