“Le strisce blu a Belpasso, scelta impopolare ma necessaria”. Così il sindaco di Belpasso, Daniele Motta, interviene sull’argomento attraverso una nota dopo la delibera di giunta che ha provocato “pareri disparati e contrastanti”.
E anche polemiche – aggiungiamo noi – , dato che il provvedimento è stato attaccato dal sito online Belpasso in comune, che fa capo all’ex segretario del Pd locale Nunzio Distefano, e dopo qualche giorno dal Movimento 5 Stelle di Belpasso. Dopo questi attacchi, Motta non ha risposto. Al suo posto lo ha fatto l’assessora comunale Fiorella Vadalà, che sui Social ha tacciato come “pusillanime” l’autore di queste incursioni sull’argomento, pur senza indicarne le generalità.
“La delibera – si legge nel comunicato – è il primo step cui seguiranno ulteriori passaggi burocratici prima che effettivamente partano”. Al riguardo il sindaco precisa: “Prima che le strisce blu partano ufficialmente dovremo attendere dei tempi tecnici, ma ci tengo a precisare che esse saranno avviate contestualmente al rilancio del tessuto socio economico della nostra città in epoca post covid”.
“Nelle sedi comunali – dice la nota – se ne parla già da tempo: un antefatto importante è da ricercare, infatti, in una riunione ufficiale (con annesso verbale protocollato) tra la Confcommercio e il Comune di Belpasso, da cui si evince, da parte dei rappresentanti dei commercianti e imprenditori locali, la volontà e la richiesta di “mettere in opera – così si riporta – le strisce blu nelle vie principali del territorio belpassese”.
“Contrariamente a quanto qualcuno vuole far intendere – dichiara Motta – le strisce blu sono state richieste anzitempo dai nostri commercianti, e noi oggi siamo più convinti che mai che il paese dovrà dotarsene. Innumerevoli le motivazioni: tra queste c’è la necessità di mettere ordine e, non potendo purtroppo contare su un numero adeguato di vigili urbani, l’azione degli ausiliari del traffico nella gestione delle strisce blu, migliorerà di gran lunga la fruizione delle aree destinate alla sosta da parte dei residenti, la transitabilità da parte dei pedoni e darà ordine generale alla viabilità del paese”.
E a proposito di viabilità, l’operazione strisce blu partirà dapprima nelle vie principali del paese: Via Roma, via Vittorio Emanuele III, via Vittorio Emanuele II, piazza Umberto, piazza Dante, piazza Municipio, piazza Stella Aragona, via 19^ traversa (dall’incrocio con via Roma fino a piazza Dante); via 2^ retta Levante (dall’incrocio con via 19^ traversa fino a via Vittorio Emanuele III, via Vittorio Emanuele II).
“Questo perchè – spiega il sindaco – è giusto partire con una primissima fase di sperimentazione nella quale, appurato l’andamento, procederemo con ulteriori sviluppi ed eventuali ampliamenti delle stesse. È quindi nei piani procedere per gradi al fine di verificare con oggettività, l’opportunità di ampliare il piano anche alle vie più congestionate di Piano Tavola e ai parcheggi esterni di Etnapolis, ad oggi di proprietà del Comune”.
“Infine – conclude il sindaco – guardiamo anche al buon esempio, in fatto di strisce blu, di molti dei paesi a noi limitrofi che, a fronte di un costo esiguo (la sosta breve di 15 minuti sarà comunque sempre gratuita), si godrà di un centro maggiormente ordinato e fruibile”.
Redazione
Ritengo che insieme ai parcheggi blu a pagamento debbano essere istituiti anche i parcheggi gialli sempre a pagamento ed in abbonamento a disposizione dei residenti che lasciano per lunghi periodi le auto in sosta in strada se non sui marciapiedi. come in tutti i grandi e piccoli Comuni civili dove a fronte di un abbonamento annuale il residente si riserva un parcheggio giallo esibendo ben a vista in macchina l’accreditamento. Perché la strada è pubblica e non privata, perché la strada è fatta per transitare, perché è giusto che chi utilizza spazi pubblici li paghi come chi fa pubblicità e mette i cartelloni pubblicitari o i manifesti. Tutte le misure che obbligano il cittadino a mettere le mani nelle proprie tasche per pagare sono impopolari ma l’essere cittadino significa farsi carico degli onori e degli oneri, dei diritti e dei doveri. L’abusivismo edilizio belpassese sul quale la Procura della Repubblica di Catania ha aperto un’inchiesta rappresenta uno dei tanto usi privatistici del territorio in totale mancanza di rispetto dei diritti altrui, così come abusivismo da parcheggio., nelle dovute proporzioni.