“A seguito delle dichiarazioni contro il personale medico dell’ASP veicolate a mezzo social in occasione dello scorso drive-in di Belpasso (Catania), il sindaco Daniele Motta torna sulla vicenda annunciando di aver chiarito, risolto e superato quanto accaduto grazie ad un colloquio privato con il commissario all’emergenza Covid dell’ASP, Pino Liberti e che da tale incontro, avvenuto ieri pomeriggio, siano scaturite delle novità per la cittadina etnea”.

Il comunicato stampa dell’Amministrazione comunale si riferisce alle dure polemiche, risalenti a domenica scorsa, quando il primo cittadino ha denunciato le “disfunzioni dei medici dell’Azienda sanitaria provinciale, arrivati a Belpasso, per il drive-in anti covid, soltanto in 4, poi diventati 3, e per giunta senza tamponi” (circostanza poi smentita dallo stesso Motta). Tutto questo, a dire del sindaco, ha causato un notevole ritardo sui tempi previsti e l’esclusione di diversi cittadini dai test.   

“Come detto più volte – afferma Motta -, ribadisco la mia stima al grande lavoro che tutta la macchina organizzativa dell’ASP sta svolgendo sin dai primissimi giorni di questa Pandemia, una condizione alla quale nessuno era preparato ma che l’ASP sta affrontando con grande competenza e spirito di sacrificio. Tuttavia, qualcosa a volte può andare storto ed era mio dovere mettere in luce ciò che non ha funzionato al nostro ‘drive-in’, perché avevo la certezza che ciò si sarebbe tradotto in un momento di riflessione e di confronto finalizzato a migliorare il servizio ai cittadini”.

Riguardo all’appuntamento odierno con il commissario all’emergenza Covid dell’Asp, Pino Liberti, il sindaco dichiara: “Un incontro sereno in cui si è ribadita la stima reciproca e nel quale si è messo al centro il bene della popolazione. Ed è per questo che abbiamo concordato una ulteriore ‘due giorni’ massiva di screening a Belpasso per i prossimi sabato 13 e domenica 14 febbraio; un appuntamento imperdibile per mappare ancora di più e ancora meglio la situazione reale dei contagi in città e per il quale lo stesso Liberti ha assicurato un cospicuo dispiegamento di forze mediche, promettendo la sua personale supervisione nella giornata di sabato”.

Questa la ricostruzione della vicenda effettuata dall’ufficio stampa del Comune: “Nei giorni scorsi il primo cittadino belpassese aveva lamentato pesanti inadempienze da parte del personale medico presente alla ‘due giorni’ di screening organizzata lo scorso 30 e 31 gennaio”.

“Nello specifico la mattina del 31 gennaio si sono presentati quattro medici, decisamente pochi per un “drive-in” aperto ad una popolazione di quasi 28mila abitanti, che addirittura nel pomeriggio sono diventati tre. Tali medici hanno però dimenticato di portare i tamponi causando, prima di poterli recuperare, disagi ed enormi ritardi alla popolazione già in fila come da orario prestabilito. Ma ciò che aveva fatto infuriare più di tutto il sindaco è stata la non flessibilità da parte dei medici sul posto nel concedere più tempo ai cittadini incolpevoli in fila da ore lasciando addirittura una ventina di macchine non processate semplicemente perché si era raggiunto l’orario”.

“E se in quelle 20 macchine ci fosse stato anche solo un positivo?- aveva detto il sindaco… “Questo quanto successo – si legge nella nota – ma “quella esperienza ormai appartiene al passato – dichiara oggi il sindaco Motta –. Siamo certi che quell’episodio non si ripeterà più, né a Belpasso né in nessuna città siciliana e che continueremo a collaborare e dialogare con l’ASP in maniera proficua e rispettosa come abbiamo sempre fatto finora”.

Nella foto: il sindaco di Belpasso (Catania), Daniele Motta, e il commissario all’emergenza Covid dell’Azienda sanitaria provinciale, Pino Liberti

Redazione