Sono 996 i nuovi positivi al Covid 19 in Sicilia, su 29.270 tamponi processati con una incidenza del 3,4%. L’isola è sesta per contagio dopo la Veneto, Lombardia, il Lazio, la Puglia, Campania.

Le vittime sono state 38 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 3.334. Il totale degli attualmente positivi è 47.030, con un decremento di 449 casi rispetto a ieri. I guariti sono infatti 1.407. Negli ospedali i ricoveri sono 1.653, 11 in meno rispetto a ieri, dei quali 232 in terapia intensiva, 3 in più. La distribuzione nelle province vede Catania con 230 casi, Palermo: 270, Messina 192, Trapani 87, Siracusa 97, Ragusa 15, Caltanissetta 52, Agrigento 36, Enna 17.

 Sulla situazione in Sicilia attacca il M5S: “Contagi sempre al galoppo, zona rossa generalizzata non comprensibile anche per le aree con pochi casi, negativizzati e positivi abbandonati a se stessi e troppi furbetti del vaccino, per i quali va usato il pugno di ferro, ma contro i quali, probabilmente, Razza e Musumeci avrebbero potuto fare di più se si fossero mossi per tempo, contrastando il fenomeno sin dalle prime battute”.  

“Siamo– dicono i deputati 5 stelle – l’unica zona rossa d’Italia, tra l’altro inspiegabilmente generalizzata in tutta l’isola, col risultato di mettere in ginocchio imprese e commercianti anche nelle aree dove i contagi sono bassi.  Il Dpcm consentiva a Razza e Musumeci di esentare alcune zone dalle restrizioni, ma non lo hanno fatto, facendo pagare a tutti i siciliani  indiscriminatamente  quelli che lo stesso Musumeci definisce comportamenti irresponsabili di una minoranza”. 

Duri i deputati anche nei confronti dei furbetti del vaccino “contro i quali pretendiamo il pugno di ferro, perché hanno sottratto dosi a chi è in prima linea nella lotta al virus e rischia di rimetterci la vita. La Regione ora non si giri dall’altro lato”. 

Così l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza replica agli attacchi: “Auspichiamo di uscire dalla zona rossa il 31 gennaio”. 

Barbara Contrafatto