“Abbiamo fatto circolare il virus tra di noi. I nostri confini erano vigilati. Quindi, i nostri comportamenti hanno fatto sì che il coronavirus circolasse in maniera esagerata durante le festività natalizie e di fine anno. A nulla è servito l’invito ad essere morigerati”. Così a Casa Minutella, in diretta su BlogSicilia.it, Renato Costa, commissario all’emergenza Covid-19 a Palermo.

Costa ha spiegato che “molti nostri concittadini hanno deciso di passare il Natale e il Capodanno con i parenti e gli amici, fregandosene delle regole impartite. Un amico pizzaiolo mi ha raccontato che continua a ricevere ordinazioni esagerate, anche 12 pizze alla volta. Quindi gli assembramenti continuano ad esserci e la consapevolezza arriva solo dopo il tampone che non è salvifico, non è una patente d’immunità, dice ‘solo’ che in quel momento il virus non c’è”. Costa ha anche detto che “il Servizio Sanitario Nazionale sta rispondendo bene, all’altezza della situazione.

“Tutte le strutture sono impegnate al massimo ma abbiamo il problema della diffusione del virus altrettanto importante. Sì, c’è la prospettiva del vaccino, la luce in fondo al tunnel ma proprio per questo motivo dobbiamo inasprire e irrigidire i nostri comportamenti perché il virus cammina con le nostre gambe”.

Per Costa bisogna seguire dei ‘piccoli’ accorgimenti: “Non si può stare cinque in auto, se non si è conviventi. Non si può chiacchierare in una stanza tra più persone senza areare la stanza ogni 15 minuti. Non si deve togliere la mascherina in presenza di altre persone. Il distanziamento interpersonale è una scelta obbligata. Solo così si può uscire dalla crisi pandemica. Bisogna ricordare che ogni volta che ci sono comportamenti sbagliati, allunghiamo la soluzione dell’emergenza”.

Intanto il ministero della Salute dice che che oggi sono 1.867 i nuovi positivi al Covid in Sicilia su 10.737 tamponi con un tasso di positività sempre molto alto, il 17,3%. Le vittime sono state 36 nelle ultime 24 ore che portano il totale a 2877 deceduti.

I positivi sono 44.865, con un aumento di 188 casi. Negli ospedali i ricoveri sono 1.602, 23 in più rispetto a ieri, dei quali 205 in terapia intensiva, 3 in meno rispetto a ieri. I guariti sono 1.643. La distribuzione nelle province vede Catania con 581, Palermo 479, Messina 222, Trapani 163, Ragusa 25, Siracusa 188, Caltanissetta 98, Agrigento 84, Enna 27.

Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, torna a chiedere “l’inasprimento delle misure contro il contagio per evitare il diffondersi del contagio, da parte degli organi competenti in base a valutazioni sanitarie: non può che essere la risposta al comportamento incosciente di troppi cittadini e cittadine”. 

“È un invito – dice – a rispettare rigorosamente quanto prescritto per evitare che ci sia il moltiplicarsi di morti, una vera e propria strage. Certamente il governo nazionale deve pensare anche a ristori adeguati nei confronti delle attività economiche, ma il diritto alla salute e il diritto alla sopravvivenza economica non possono essere, in un Paese civile, posti in alternativa ed in contrasto”.

Ansa