La notizia dovrebbe fare felici i siciliani: per la prima volta dopo qualche mese, i nuovi casi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore scende a meno mille unità e si attesta a 918, per un numero di 34 decessi. Si tratta di dati attendibili, dato che i tamponi effettuati (sempre nelle scorse 24 ore) sono 8 mila 386, un numero di gran lunga al di sotto di quello che si riscontra in altre regioni? Basta vedere quello che succede nel Lazio (che ha un numero di abitanti superiore di circa un milione rispetto alla Sicilia), dove in 24 ore sono stati eseguiti quasi 16 mila tamponi (il doppio della Sicilia) e riscontrati 1.372 nuovi casi di positività, per 46 decessi. Si tratta di una comparazione che spiega come in Sicilia, sul Covid, la confusione regni sovrana.

Da diverse settimane seguiamo i dati dell’Isola: non c’è giorno in cui non notiamo che il numero di tamponi, rispetto ad altre regioni con un numero di abitanti più o meno equivalenti come, sia basso. Di conseguenza anche il numero di contagi è basso. Ma è questa la reale situazione della Sicilia? 

La Protezione civile intanto ci informa che i decessi in totale sono 1.793, i positivi 40.246. 1.592 sono i ricoverati (12 in più rispetto a ieri): 1.387 pazienti in regime ordinario (+20) e 205 (-8) in terapia intensiva. In isolamento domiciliare ci sono 38.654 persone. I guariti sono 384.

La distribuzione dei nuovi contagi per province vede a Palermo 257 nuovi positivi, Catania 448, Messina 109, Ragusa 28, Trapani 7, Siracusa 39, nessuno ad Agrigento, Caltanissetta 13, Enna 17.

Redazione