Durante quel mese di maggio, Theuma incontra l’amico Johann Cremona – e partner commerciale di Yorgen Fenech – quasi quotidianamente, registrando persino le conversazioni che tiene con quest’ultimo. Theuma gli confida che Keith Schembri e Yorgen Fenech lo hanno abbandonato, insinuando persino che sarebbero stati capaci di ucciderlo, nel caso di un suo passo falso.

D’ora in poi, e per l’anno intero che seguirà, Melvin Theuma registrerà le sue conversazioni con Yorgen Fenech. Diverse le informazioni ricavate dalle registrazioni, tra cui la certezza dei due uomini  di essere stati “traditi”.

Vince Muscat, detto “il-Koħħu” -uno dei tre uomini arrestati ed identificati come gli esecutori dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia – sembra abbia patteggiato, tramite  il suo avvocato, Marc Sant, per una possibile richiesta di diminuzione della pena, traducibile persino con una richiesta di “grazia” che gli eviti la condanna, in cambio di rivelare fatti mai menzionati finora e di sua esclusiva conoscenza, legati all’omicidio della giornalista maltese, ed aiutare gli investigatori ad unire tutti i punti nel complesso complotto dell’omicidio.

E’ come se fosse stato aperto il vaso di Pandora.

Theuma è anche certo che dalle rivelazioni di Vince Muscat sia venuto fuori il suo nome: sembra che Theuma sia stato nominato come il “middleman”, l’intermediario tra i tre esecutori ed il mandante dell’omicidio di Caruana Galizia.

Nel febbraio 2020, l’avvocato di Vince Muscat, Marc Sant, condannerà una differenza di trattamento tra il suo assistito e lo stesso Theuma, al quale era già stata concessa la grazia nel giro di pochi giorni dalla condanna per l’omicidio della Galizia, in cambio di importanti rivelazioni inerenti al caso, patti già stabiliti anche per Vince Muscat.

Dalle registrazioni, si evincerà che Yorgen Fenech e Theuma erano consapevoli di una possibile intercettazione dei propri telefoni cellulari, e che avrebbero portato gli investigatori a seguire la pista di un loro potenziale coinvolgimento.

Vengono comunque costantemente informati  sull’andamento delle indagini; a dare tali informazioni ai due uomini sono Silvio Valletta, allora vice Capo del corpo di polizia maltese, e l’allora Capo Staff del Governo di Joseph Muscat (da non confondere con l’omonimo, già citato nell’articolo), Keith Schembri.

Sembra che Schembri avesse parlato con vari membri del Governo –  tra cui l’allora Ministro della Giustizia Owen Bonnici, e con lo stesso Primo Ministro Joseph Muscat – per esaminare una possibile richiesta di grazia, sia per Theuma che per Fenech, nel caso in cui nel corso delle indagini per l’omicidio della giornalista si fossero presentate ulteriori e serie problematiche a discapito dei due uomini.

In realtà, la polizia sospettava del coinvolgimento dell’imprenditore Yorgen Fenech già nell’ottobre del 2018, anche se Joseph Muscat e Keith Schembri ne saranno informati in seguito, durante uno dei loro incontri.

Theuma si sente sempre più chiuso in una morsa, per cui decide di fare una mossa “d’azzardo”: attraverso l’amico comune Johann Cremona, informa Fenech d’aver  registrato le loro conversazioni. Ma Fenech non sa ancora che tra tutta questa serie di registrazioni, ce n’è una molto importante, in cui viene nominato sia lui che Keith Schembri come le “menti” che hanno messo in atto l’assassinio di Daphne Caruana Galizia.

Theuma dichiarerà poi in sede processuale che subito dopo questa confessione, Fenech diventa sempre più distante: secondo Theuma, diversi indizi sembrano confermare che Fenech stesse combattendo la propria dipendenza da cocaina.

Questo susseguirsi di eventi tuttavia non ferma i fratelli George e Alfred Degiorgio, i quali, sebbene detenuti, continuano a fare pressioni su Theuma per fornire loro denaro, arrivando persino a minacciare l’uomo;  tali pagamenti continueranno fino all’arresto di Fenech e dello stesso Theuma.

Secondo le sue stesse parole, la salute mentale di Theuma peggiora. Dichiarerà in seguito alla corte che in quel periodo, disperato, prova a contattare persino il politico Simon Busuttil – nominato leader del Partito Nazionalista maltese nel  2013; a partire da Aprile 2020 assumerà l’incarico di segretario generale del Partito Popolare Europeo – e Jason Azzopardi, entrambi importanti esponenti del Partito Nazionalista. In particolare, il nome di Jason Azzopardi è conosciuto, in quanto legale della famiglia Caruana Galizia.

Nello stesso periodo, Theuma informa Edwin Brincat, detto “Il-Gojja”, del suo coinvolgimento nello spinoso caso dell’omicidio Caruana Galizia. Brincat è  uno stretto confidente di Melvin Theuma: tra i due intercorre un rapporto  d’amicizia – lo stesso Theuma lo definirà come un rapporto quasi paterno – nonchè professionale, di lunga data.

Brincat, amico anche dell’allora ispettore di Polizia, Lawrence Cutajar, verrà in seguito interrogato durante il processo dell’omicidio di Caruana Galizia, ed indagato per un sospetto versamento di tangenti proprio a favore dell’ispettore Cutajar.

Theuma però, in quel tempo, non incontra solo Brincat: vede Silvio Valletta a cena a casa di Fenech, e si presenta alla villa nella contrada di Girgenti, durante l’esclusiva festa di compleanno dell’allora Primo Ministro Joseph Muscat.

Maggio 2019.

La possibilità che  Melvin Theuma possa essere arrestato si fa sempre più concreta; tuttavia la polizia teme che la relazione dell’uomo con l’omicidio della giornalista sia una pista ancora troppo debole da seguire; parte quindi un’indagine parallela su Theuma e su un possibile riciclaggio di denaro, ricostruendo il suo passato che lo ha visto nelle vesti di usuraio, nonché di allibratore per il gioco d’azzardo illegale.

L’allora ispettore di polizia Lawrence Cutajar decide di prendere in mano la questione, sfruttando l’opportunità presentatagli: l’amico “paterno” di Melvin Theuma –  che conosce anche l’ispettore da quasi 30 anni, come essi stessi dichiareranno in seguito – telefona a Cutajar per richiedere l’annullamento di una multa, che potrebbe portarlo a perdere la patente.

Lawrence Cutajar, a conoscenza dell’amicizia di Brincat con Melvin Theuma, vira la discussione sulla possibile esistenza di conversazioni registrate, fatte e raccolte dallo stesso Theuma, e che darebbero informazioni cruciali sul caso Galizia. Brincat informa immediatamente Theuma sulla domanda che Cutajar gli ha posto.

Giugno-Ottobre 2019.

Johann Cremona  informa Theuma che la polizia è sulle sue tracce e che si sta concentrando su un’indagine a suo carico per riciclaggio di denaro. Theuma comincia a temere di essere arrestato, nonostante le continue rassicurazioni, che riceverà anche da Schembri. Malgrado questo, la polizia inizia ufficialmente a pianificare l’arresto di Theuma, che dovrà avvenire  entro l’ottobre 2019: sia l’allora Premier Joseph Muscat, che Schembri ne vengono informati.

E proprio durante il mese di ottobre 2019, i maggiori quotidiani maltesi danno notizia dell’esistenza del gruppo WhatsApp e dei messaggi scambiati tra Muscat, Schembri e Fenech. La maggior parte delle testimonianze di Theuma relative questo periodo devono, ancora oggi, essere ascoltate in tribunale.

Novembre 2019.

Il cerchio si stringe. Johann Cremona e Yorgen Fenech informano Theuma che la polizia sta pianificando un’irruzione presso la sua abitazione, prevista orientativamente tra il 10 e il 14 novembre. Tuttavia gli viene lanciata “un’ancora di salvezza”, nonostante non ci siano dubbi sul suo imminente arresto: Theuma sarebbe  stato interrogato dall’allora ispettore dell’Unità per i Crimini Economici, Raymond Aquilina, il quale avrebbe cercato persino di scagionarlo da ogni accusa relativa al riciclaggio di denaro, nonchè alla sua possibile relazione con l’omicidio di Daphne Caruana Galizia, fino  a  mandarlo persino fuori dal Paese, con una scusa.

14 novembre 2019.

Melvin Theuma viene arrestato. Portato presso la questura della cittadina di Floriana, è in attesa dell’ispettore per i Crimini Economici, Raymond Aquilina, come da indicazione  datagli da Yorgen Fenech e Johann Cremona solo qualche giorno prima. Tuttavia Aquilina non si presentà all’interrogatorio, sostituito dal collega Nicholas Vella. Theuma si sente in trappola. Eppure sente di possedere ancora un “asso nella manica”: chiede di poter parlare con l’ispettore della sezione omicidi, Keith Arnaud, rivelando di essere in possesso di prove che dimostrerebbero chi ha ideato l’assassinio della giornalista Daphne Caruana Galizia.

Il 18 novembre, a soli 4 giorni dall’arresto di Theuma, sembrava si fosse giunti all’epilogo della vicenda: Keith Arnaud ed il nuovo ispettore di polizia, Kurt Zahra, confermano parte delle dichiarazioni dell’uomo e riconoscono la foto scattata insieme a Keith Schembri; Arnaud e Zahra rilevano inoltre una nota, scritta a mano, che indica proprio Schembri e l’imprenditore Yorgen Fenech come le “menti” dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia.

Keith Arnaud affermerà che questo fu l’esatto momento in cui si è sospettato del potenziale coinvolgimento del Capo Staff del Governo Muscat, Keith Schembri, e cosa più preoccupante, della sua amicizia fraterna con Yorgen Fenech.

Valentina Contavalle

3^ Puntata. Fine