“La grande bruttezza costruita dinanzi all’ex Pescheria di Scordia (Catania) è una ferita aperta. Si accertino le procedure autorizzative”. Il deputato alla Camera Eugenio Saitta e la deputata regionale Gianina Ciancio del Movimento Cinque Stelle hanno scritto una lettera alla Soprintendenza ai Beni culturali di Catania “per chiedere chiarimenti su un muretto in cemento costruito, ‘maldestramente’, dinanzi all’ex Pescheria di Scordia, considerato uno dei luoghi-simbolo della cittadina catanese.
“Quel manufatto – scrivono – deturpa una delle zone storiche del paese, i quattro cantuneri. Su segnalazione della consigliera comunale Maria Contarino abbiamo visto come, ancora nel 2020, sia possibile assistere a scempi architettonici”.
“A Scordia – affermano Saitta e Ciancio – il Comune ha realizzato una grande bruttezza proprio all’ingresso dell’ex Pescheria, appena oggetto di restauro: un muretto di circa un metro e venti prospiciente l’accesso principale della struttura”.
“Una bruttura inaudita – affermano – che devasta e violenta un luogo storico per Scordia e per i suoi cittadini. Un manufatto orribile che rompe l’armonia di uno slargo importante come i quattro “cantuneri”. Così abbiamo chiesto alla Soprintendenza di verificare in che modo sia stato realizzato questo obbrobrio, quale sia stato l’iter autorizzativo”.
“Interventi del genere vanno concordati con la Sopritendenza e pare che in questo caso non si sia proceduto ad alcuna comunicazione. Vogliamo vederci chiaro e speriamo che i responsabili di questo scempio possano essere individuati”.
Nella foto: la piazza principale di Scordia (Catania)
Barbara Contrafatto
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