A gennaio niente più cassonetti nella zona di San Giovanni Galermo, periferia di Catania, dove oggi è esploso un autocompattatore a causa di materiale esplodente contenuto in un contenitore appena scaricato. Lo annunciano il sindaco del capoluogo etneo Salvo Pogliese e l’assessore all’Ecologia Fabio Cantarella.

“In merito al pericoloso scoppio di un autocompattatore per la raccolta rifiuti, in cui sono rimasti coinvolti tre dipendenti della ditta Dusty, i due amministratori “nell’esprimere massima solidarietà e vicinanza ai lavoratori coinvolti nella deflagrazione”, auspicano “che le indagini prontamente avviate dalla polizia facciano al più presto chiarezza, per comprendere l’effettiva natura dell’episodio doloso”.

“Siamo consapevoli che per vari aspetti i cassonetti presenti in città rappresentano vere e proprie insidie a causa dello scarso senso civico di taluni e  proprio per questo, da mesi operiamo per avviare il porta a porta in tutto il quartiere di San Giovanni Galermo, zona di confine con diversi comuni, i cui residenti purtroppo sversano rifiuti di ogni genere a Catania”.

“Entro gennaio – aggiungono – puntiamo a togliere i cassonetti dall’intero VI Municipio e dunque anche quelli interessati allo scoppio di via Don Minzoni. Nelle breve prospettiva, col nuovo appalto recentemente approvato anche dal consiglio comunale ci poniamo l’obiettivo di introdurre il sistema della raccolta porta a porta da tutta la città, eliminando i cassonetti definitivamente ovunque”.

“In tema di sicurezza – concludono pogliese e Cantarella – i due progetti sulla videosorveglianza, quello con fondi ministeriali, e quello della democrazia partecipata, siamo certi ci consentiranno di avere un controllo del territorio pressoché capillare, per evitare che si ripetano fatti gravi come quello odierno e vengano puniti i responsabili”.

Redazione