“È scattato ieri, 16 novembre, lo sciopero degli oltre 200 lavoratori somministrati in missione presso la Pfizer di Catania, con astensione dai turni di lavoro straordinari, anomali e suppletivi (art.8 e art.9 contratto nazionale chimico farmaceutico) che durerà sino fino a lunedì 30 novembre”. Ne danno notizia le sigle sindacali di settore, Felsa CISL, NidiL CGIL, UILTemp, che “avevano già aperto lo scorso 29 settembre lo stato di agitazione del comparto”, e che hanno indetto “per le intere giornate di lunedì 23 e martedì 24 novembre, lo sciopero generale degli stessi lavoratori”. 

“La protesta – si legge nella nota dei sindacati – è stata proclamata a seguito di un’importante assemblea nel corso della quale sono state affrontate le questioni che stanno alla base della protesta:  malgrado le diverse richieste di confronto sollecitate dalle organizzazioni sindacali di settore che da tempo segnalano la delicata situazione di reparti interamente costituiti da lavoratori in somministrazione, come quello della ‘sperlatura’, non è ancora chiara la prospettiva occupazionale di questi lavoratori, che rischiano di ritrovarsi da qui a breve, fuori da Pfizer, pur avendo, per diversi anni messo a disposizione dell’azienda le loro competenze professionali”.

“I sindacati – è scritto sul documento – segnalano da tempo la delicata situazione di reparti interamente costituiti da questi lavoratori: il reparto della ‘sperlatura’, infatti, è stato già indicato da Pfizer come settore di prossima meccanizzazione, con contestuale riduzione del personale impiegato”.

“Le sigle sindacali, ribadendo la propria disponibilità ad un confronto immediato, chiedono che si discuta in maniera chiara e trasparente dell’immediato futuro degli oltre 200 lavoratori coinvolti nella vertenza, prevedendo percorsi che possano portare a breve medio termine alla creazione, almeno in parte, di prospettive occupazionali stabili per la platea dei lavoratori coinvolti”.

Nello foto: lo stabilimento Pfizer di Catania

Redazione