Ha 18 anni e già commette una rapina (non sappiamo se è la prima, ma speriamo che sia l’ultima). Il suo complice ne ha 22. Entrambi sono stati sottoposti dai Carabinieri della Compagnia di Paternò ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania. Non ce ne vogliamo i lettori se di fronte ad un reato così grave, questo giornale non cita le generalità del diciottenne, e neanche la foto (che pure è stata fornita gentilmente dall’ufficio stampa dell’Arma di Catania): questo ragazzo avrà tempo e modo – come del resto il complice – di riflettere e di cambiare vita. Le iniziali dell’appena maggiorenne sono J. E.S, mentre il 22enne si chiama Vito LONGHITANO. Sono entrambi di Paternó e sono accusati di rapina aggravata in concorso. Per cosa poi? Per qualche centinaio di Euro – circa 700 – che avrebbero potuto guadagnare in qualche giornata di onesto lavoro. 

Passiamo alla cronaca. “Le attività d’indagine – scrivono i Carabinieri -, effettuate anche avvalendosi dei filmati di videosorveglianza, hanno fornito ai militari elementi investigativi inequivocabili in ordine alla responsabilità dei due in relazione alla rapina consumata nell’agosto di quest’anno presso il distributore carburanti sito nella piazza Purgatorio di Paternó”.

I due che indossavano abiti invernali nonostante la calura estiva, si sono avvicinati al gestore del distributore e, mentre uno dei due lo immobilizzava anche mediante l’utilizzo di un oggetto contundente, l’altro gli sfilava 30 euro dalla tasca.

Dopodiché entrambi si introducevano negli uffici dove, trovato il portafoglio con gli incassi della giornata, prelevavano la somma di 630 euro. La vittima, pur non riuscendo a identificare i soggetti, poiché travisati, indicava la direzione di fuga dei due, che comunque  sono stati ripresi dalle videocamere di sorveglianza, proprio nella zona indicata dall’esercente, prima durante la fuga a seguito del compimento della rapina e successivamente, non appena si erano cambiati i vestiti, indossando degli indumenti estivi, per evitare di farsi identificare.

A seguito dell’esecuzione dell’ordinanza, il diciottenne è stato associato al carcere di Piazza Lanza, mentre Vito LONGHITANO è stato sottoposto agli arresti domiciliari.

Redazione