La cosa che mi ha colpito di più del nuovo presidente degli Stati Uniti Joe Biden – a parte il discorso sul clima, sulla sanità, sul lavoro, sul covid, sulla parità fra esseri umani, sul suo vice presidente (donna e di colore) – è l’età: settantotto anni.

Sì, mi ha colpito questo meraviglioso contrasto fra l’età e il sogno di cambiare le cose, come se quei settantotto anni fossero un “piccolo particolare” facilmente superabile di fronte all’utopia, come se il soffio del futuro potesse avvolgere le tenebre degli ultimi quattro anni. Vederlo correre assieme ad Obama, sorridente, tonico, ottimista, forse è retorico, ma è anche straordinario, poiché si tratta di un messaggio che dà l’idea del futuro attraverso la leggerezza.      

Oggi più che mai diversi grandi riferimenti del mondo – e del nostro Paese – hanno un’età compresa fra i settanta e gli ottant’anni, qualcuno addirittura è “oltre”. Pensiamo a grandi idealisti come Bernie Sanders (il “socialista” che ha sfidato Biden alle primarie dei democratici, e che ha imposto i punti principali da inserire nell’agenda del suo partito: lo “stato sociale”, la sanità per i poveri, la distribuzione della ricchezza, l’energia pulita, la riduzione delle armi). E poi il Papa, Gino Strada, Mattarella, Riccardo Orioles, padre Resca, Alex Zanotelli.  

Beninteso: non è un’apologia delle persone di una certa età, ma il convincimento che si può restare giovani finché c’è un sogno da inseguire, a condizione che il sogno resti giovane, senza essere contaminato dalla doppiezza e dell’ambiguità, dalla chiusura mentale e dal pregiudizio.

Molti dovrebbero seguire questi esempi rivoluzionando il loro modello di vita. Chi? Quelle persone che hanno perso l’entusiasmo e il sorriso, che vivono in un angosciante ed eterno presente, che dicono “spazio ai giovani” per non esporsi mai, che saltano sul carro del vincitore, che non lottano, che sopravvivono, che considerano la politica un mezzo per coltivare il proprio orticello, che non leggono, non studiano, non fanno sport, e alla fine si accontentano della vita vuota che conducono.

Nella foto: il nuovo presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, mentre gioca a golf 

Luciano Mirone