La StMicroelectronics investe a Catania con la realizzazione di un nuovo stabilimento e il sindacato Ugl vuole “garanzie”da Stato e Regione su “nuove forme di sostegno” per la multinazionale che realizza componenti elettronici in tutto il mondo. Questo, in sintesi, il contenuto di un comunicato diffuso dal sindacato.  

“I lavori alla Zona industriale per la realizzazione del nuovo stabilimento di proprietà della STMicroelecronics – dice la nota -stanno proseguendo, seppur con il fisiologico ritardo rispetto alla tabella di marcia a causa della solita burocrazia prima e dell’arrivo della pandemia Covid-19 poi. E’ bene chiarire che, ad oggi, a rischio non c’è nessun posto di lavoro, anche perchè ancora non si conosce la reale entità delle risorse che dovranno essere impiegate.”

“A diradare le nubi – si legge nel comunicato del sindacato – , che si sono recentemente addensate sulla questione, sono il segretario provinciale della federazione Ugl metalmeccanici, Angelo Mazzeo, ed il segretario provinciale della Fismic Confsal etnea Saro Pappalardo, ricordando che la multinazionale non ha affatto voluto rinunciare all’investimento previsto, con il programma che continua normalmente”.

“Riteniamo assolutamente naturale che in un regime di concorrenza tra i siti STM presenti nel mondo c’è chi prova ad attirare a sé nuovi investimenti, proponendosi anche attraverso azioni di incentivo messe a disposizione dagli enti istituzionali del luogo. In questo senso è ovvio che diventa alquanto indispensabile, nel caso di Catania dove la tipologia di produzione favorisce la nascita di questa nuova fabbrica (che in altri luoghi sarebbe antieconomica), che Governo nazionale e Regione siciliana promuovano presto le migliori forme di sostegno. Di recente, peraltro, a quanto pare da Roma sono partiti arrivati segnali incoraggianti e ci auguriamo che in tempi rapidi vengano confermati – sottolineano Mazzeo e Pappalardo -. Parlare oltretutto di posti di lavoro, come già detto in altre occasioni, ci sembra fuori luogo visto e considerato che sulla tematica dovremo ancora confrontarci con ST”.

“Chiediamo però sin da adesso – dicono -, che tutti gli ex “Summer job” storici e più recenti abbiamo la priorità di chiamata. Si tratta di personale già formato che merita di essere definitivamente richiamato in servizio, dopo aver lavorato per anni con abnegazione. Siamo quindi fiduciosi per il futuro della nuova scommessa da parte della nostra azienda, ma allo stesso tempo continueremo a vigilare perchè questa nuova esperienza sulla nostra città possa godere del più ampio sostegno istituzionale e non solo. Nel contempo facciamo appello alla responsabilità collettiva, affinchè si possa evitare ogni speculazione di parte, attraverso rivendicazioni di vario genere che possono, al contrario, contribuire a danneggiare il rating del sito catanese soprattutto in un momento delicato per l’economia come quello che stiamo affrontando.”

Nella foto: l’attuale stabilimento catanese della St Microelectronics

Redazione