A Santa Venerina, in provincia di Catania, cresce il numero dei positivi al coronavirus. Secondo una stima del sindaco Salvatore Greco i conti non tornano rispetto alle comunicazioni fornite dall’Azienda sanitaria provinciale (Asp): quelli reali si aggirerebbero sulla trentina e fra essi vi è anche un dipendente comunale, l’ennesimo. Dall’inizio della pandemia ad oggi infatti sono cinque i lavoratori del Comune che hanno contratto il virus: tre nel mese di marzo e due nella seconda ondata.

 A darne notizia è lo stesso sindaco con un post pubblicato sulla pagina facebook del Comune, in cui non nasconde la sua preoccupazione: “Purtroppo – dice –  il numero dei nuovi casi cresce di più rispetto alle guarigioni. Aumentano quindi i positivi attivi”.

Diventa sempre più difficile la conta dei numeri a causa del ritardi di comunicazione da parte dell’ASP: “Definirne il numero con esattezza – spiega il primo cittadino –  diventa sempre più difficile: infatti rispetto ai nominativi trasmessi dall’ASP, rilevo che continuano a essere riportati alcuni dei guariti ma purtroppo, soprattutto, mancano i nomi di tanti positivi di cui ho notizie certe. Ritengo che i casi attuali sul territorio comunale siano almeno una trentina”.

A destare allarme anche i contagi registrati in una seconda casa di cura del territorio dopo quelli verificatisi a settembre in una prima struttura in cui hanno subito il contagio la maggior parte degli ospiti e molti operatori sanitari.

A causa del caso di positività tra i dipendenti comunali, oggi il municipio resta chiuso al fine di consentirne la sanificazione. “Sono in atto i tracciamenti dei contatti interessati – rassicura il sindaco -. Vi prego di non telefonarmi per maggiori notizie, sia perché è bene che la mia linea sia libera per le situazioni di maggiore necessità, sia perché tutti quelli che sono entrati in municipio, come avete potuto vedere, sono stati schedati e, se necessario, saranno richiamati”.

Come ogni volta non mancano le raccomandazioni e il richiamo al rispetto delle regole e della massima prudenza: “La gravità della situazione impone il rispetto assoluto delle regole e l’uso intelligente delle mascherine. A tal proposito ricordo che queste vanno cambiate dopo poche ore perché perdono la loro efficacia. Limitiamo al massimo le occasioni di incontro ed in quelle indispensabili rispettiamo il distanziamento”.

E senza mezzi termini avverte: “Il sistema sanitario non sarà in grado di assorbire eventuali nostri comportamenti irresponsabili. Pensiamoci. Stiamo mettendo a rischio le vite nostre e dei nostri cari. Ne vale la pena?”.

Nella foto: il municipio di Santa Venerina (Catania)

Rosalba Mazza