“Musumeci metta in atto le linee guida nazionali, abbassi la capienza massima sui mezzi pubblici e aumenti le corse”. Le due deputate regionali del M5S, Stefania Campo e Valentina Zafarana, attraverso una mozione, attaccano a tutto campo il governatore della Sicilia mettendo in risalto la diatriba Stato-Regione a proposito delle decisioni da adottare per fronteggiare il Covid-19.  

“Ogni provvedimento che il governo adotta per il contenimento della diffusione del covid-19 – dichiarano Campo e Zafarana – viene osteggiato dal presidente della Regione Siciliana. Se Conte fosse disattento o di larga mano, Musumeci direbbe che è uno scandalo e che occorre essere drastici, se il governo nazionale stringe la maglia sul distanziamento sociale, Musumeci se ne infischia e la allarga, come nel caso del distanziamento sui mezzi pubblici che in Sicilia non esiste. “Musumeci è irresponsabile con la salute dei nostri figli”.

Le due deputate regionali del Movimento 5 Stelle si riferiscono al “mancato accoglimento da parte del presidente della Regione Siciliana delle linee guida nazionali che prevedono l’ingresso contingentato sui mezzi pubblici per favorire il dovuto distanziamento utile ad evitare il contagio da covid-19 sui mezzi pubblici”.

Le deputate incalzano il governo regionale “sull’applicazione delle linee guida del Comitato tecnico scientifico approvate dalla conferenza Stato-Regioni, che prevedono un coefficiente di riempimento dei mezzi pubblici non superiore all’80% e contestualmente ad aumentare le corse degli autobus”.

“Siamo davanti ad un brutto paradosso – spiegano le deputate – : mentre nelle scuole a fatica dirigenti scolastici, insegnanti e gli stessi studenti stanno lavorando per mantenere il giusto distanziamento, sui mezzi pubblici urbani ed extraurbani i ragazzi viaggiano come le sardine. Ricordiamo peraltro l’impegno di 200 milioni in più sul TPL (Trasporto pubblico locale) previsti dal Governo nazionale per far rispettare la misura”.

“Musumeci, si svegli – dicono Campo e Zafarana – e aumenti il numero di corse degli autobus, quantomeno per quelle studentesche, intervenga con severità nei confronti soprattutto dell’Ast (Azienda siciliana trasporti), visto che è azienda pubblica regionale e si occupi personalmente della sicurezza dei nostri giovani; ci aspettiamo risposte celeri”.

Redazione