In carcere il resto del clan Santapaola-Ercolano (gli altri erano stati assicurati alla giustizia alcuni mesi fa con l’operazione Overtrade) che con una serie di attività mafiose hanno messo a ferro e fuoco il comune di Mascalucia, alle porte di Catania.

Antonino Sebastiano Battaglia

Sebastiano Lombardo

A far scattare le manette sono stati i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dalla 5^ Sezione Penale del Tribunale etneo. I destinatari dell’ordinanza cautelare sono Antonino Sebastiano BATTAGLIA , nato a Catania il 23.7.1993, in atto detenuto nella casa circondariale di Catania “Piazza Lanza” per altra causa; Salvatore CASTORINA, nato a Catania l’11.6.1983, in atto detenuto nella casa circondariale di Trapani per altra causa; Sebastiano LOMBARDO, nato a Catania il 28.06.1989; Rosario    MIRAGLIA, nato a Catania il 17.4.1985; Michele Angelo FICHERA, nato a Catania l’8.11.1966; Rosario ZAGAME, nato a Catania il 28.11.1972, in atto detenuto nel carcere “Pagliarelli” di Palermo per altra causa. 

Rosario Miraglia

Michele Angelo Fichera

Tutti sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso e attività di commercio, offerta in vendita e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

I sei, come detto, erano già stati coinvolti nell’attività investigativa che, nel gennaio di quest’anno, aveva portato all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Catania nell’ambito dell’operazione denominata “OVERTRADE” nei confronti di 38 persone, appartenenti al gruppo di Mascalucia articolazione locale della famiglia di cosa nostra catanese  Santapaola-Ercolano.

Rosario Zagame

Il Gip di Catania, originariamente, non aveva però inteso contestare i capi d’imputazione oggetto dell’odierna ordinanza cautelare a carico dei sei arrestati, determinando così l’appello da parte dell’Ufficio di Procura avverso la decisione.

I personaggi in libertà, LOMBARDO, MIRAGLIA e FICHERA, assolte le formalità di rito, sono stati associati al carcere di Catania Piazza Lanza.

Redazione