A Santa Venerina, 8mila 500 abitanti in provincia di Catania, continuano ancora a salire i numeri dei contagi al coronavirus. I dati ufficiali – quelli forniti dall’Asp – parlano di tre nuovi casi. Ma, con certezza, ve ne sono altri in una casa di cura per anziani, anche se di questi manca, al momento, la comunicazione ufficiale da parte dell’azienda sanitaria provinciale.

La notizia è data dal primo cittadino Salvatore Greco attraverso un post sulla pagina facebook del Comune. Si tratta di dati – scrive Greco – che  dobbiamo saper leggere come un monito ma anche senza farci prendere dal panico”.

L’ultimo bollettino comunale risaliva allo scorso mercoledì, quando i casi dei positivi erano fermi a sette, su un totale di diciannove da inizio pandemia.

“La quota di positivi comunicati mercoledì – continua il sindaco – deve purtroppo essere aggiornata: ho avuto contezza di una ulteriore persona positiva già però da molto tempo ed erroneamente esclusa dalle comunicazione dell’ASP che la indicava solamente tra gli isolati. Quindi non è un nuovo contagiato ma una nuova ‘notizia’: peraltro dovrebbe essere ormai prossima alla guarigione”.

Con riguardo ai casi all’interno della casa di cura per anziani, il sindaco scrive: “Anche se non ho ancora ricevuto comunicazione ufficiale, come era prevedibile, sono stati riscontrati diversi contagi anche all’interno della casa di riposo già coinvolta nel fenomeno, ma anche questa è una situazione non nuova: semplicemente acquisiamo la notizia dei positivi che erano comunque già isolati da molti giorni, che continuano ad essere isolati e ai quali auguriamo una pronta guarigione”.

Due dei tre nuovi casi ufficiali sono all’interno della stessa famiglia: “Trovo invece più rilevante – prosegue il post del sindaco, che non manca mai di fare raccomandazioni ai suoi cittadini – il riscontro di due casi in un nuovo nucleo familiare, il sesto. Questo indica chiaramente, anche ai più scettici, che il virus circola e la possibilità di incontrarlo, sulla nostra strada, nelle nostre attività quotidiane, c’è: per questo non dobbiamo commettere l’errore di sentirci immuni, di pensare che sia improbabile incapparci. Dobbiamo usare diligentemente tutte le prudenze: mascherine e distanziamento in primo luogo. Ve lo raccomando con tutto il cuore. Serve la responsabilità di tutti per arrestare subito una tendenza che – sia chiaro – non ci possiamo permettere”.

Greco rivolge un pensiero anche a chi, dopo aver contratto il virus, risulta già guarito: “Infine, mi sembra giusto chiedere rispetto per quelle persone che hanno finito di scontare l’isolamento, che sono tornate negative e che talvolta guardiamo con un ingiusto sospetto. So che ne soffrono. Siamo solidali con la sofferenza che hanno patito e regaliamo loro un sorriso più che uno sguardo dubbioso”.

Rosalba Mazza