“Il bando dell’Agenzia nazionale per i beni confiscati per l’assegnazione di 1400 beni, rischia di trasformarsi in un flop e di compromettere la lunga battaglia per il riutilizzo sociale dei beni sottratti alle mafie”. Lo denunciano l’Arci Sicilia e I Siciliani giovani con un duro comunicato stampa. 

“In Sicilia – scrivono Arci Sicilia e Siciliani giovani – sono quasi 700 i beni messi a bando per essere affidati ad associazioni, enti, cooperative sociali. Arci Sicilia e I Siciliani giovani, proseguendo il lavoro di mappatura dei beni confiscati, hanno verificato le condizioni di molti dei beni. Il quadro che emerge è desolante: condizioni strutturali pessime, abusi edilizi insanabili, immobili occupati da persone riconducibili a chi ha subito la confisca, terreni difficilmente raggiungibili e inutilizzabili per l’agricoltura in assenza di ingenti investimenti”.

“Ma al danno – viene detto – si aggiunge la beffa: gli oneri economici per ristrutturazioni, messa in sicurezza, adeguamento dei locali sono tutti a carico dei vincitori del bando. Che, nella maggioranza dei casi, sono associazioni ed enti no profit sprovviste delle risorse necessarie a sostenere i costi”.

“Le uniche risorse stanziate – si legge – ammontano a un milione di euro per 1000 lotti. Ma si tratta di somme che, oltre ad essere insufficienti, potranno coprire al massimo un quinto del progetto”.

“Al momento – scrivono gli autori della nota – l’Agenzia non riesce neanche a garantire i sopralluoghi, obbligatori, nei beni e i collaboratori dell’Agenzia spesso non hanno contezza dello stato dei beni, della loro collocazione nel territorio o non hanno loro stessi accesso ai beni”.

“La situazione descritta – concludono Arci e Siciliani giovani – rischia di limitare la partecipazione al bando, trasformando una grande opportunità di riappropriazione, anche simbolica, dei beni sottratti alle mafie, in un fallimento. Per questo chiediamo all’Agenzia e al Governo di prorogare il bando e di adottare nel frattempo tutte le misure che facilitino la massima partecipazione di associazioni, enti e cooperative no profit”.

Redazione