“Filctem Cgil,  Femca CISL di Catania e i dipendenti della società Acoset Spa, gestore del servizio idrico in 20 comuni dell’area pedemontana etnea, si dichiarano fortemente preoccupati per l’attuale gestione aziendale. In particolare denunciano ‘le modalità di assunzione in questi ultimi mesi, di 15 lavoratori cosiddetti ‘somministrati’, assunti senza il minimo criterio di trasparenza e pubblicità”.

Una dichiarazione pesante, quella dei sindacati, che, attraverso i loro rispettivi segretari generali Jerry Magno (Filctem CGIL) e Giuseppe Coco (Femca CISL), “sottolineano in particolare che ‘l’articolo1 della legge 241/90 evidenzia che gli amministratori di enti pubblici, quale è appunto l’Acoset, devono agire nel rispetto dei criteri di economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza. Eppure tali dettati sono stati totalmente disattesi, e nonostante gli innumerevoli solleciti di incontro da parte delle Organizzazioni Sindacali, gli amministratori si sono chiusi in un silenzio incomprensibile”.

“Insieme alla RSU (Rappresentanza sindacale unitaria) e ai lavoratori – si legge nella nota -, le due sigle sindacali vogliono anche evidenziare il ‘caso eclatante, in merito alla richiesta di un lavoratore somministrato laureato, assegnato alle buste paga senza avere opportuna esperienza e senza che l’azienda avesse effettuato preventivamente un interpello tra i lavoratori. In questo modo è stato disatteso uno dei punti della Legge 241/90, in particolare la trasparenza e l’economicità”.

“Sono queste le ragioni – spiegano i sindacati – per le quali Filctem Cgil,  Femca CISL di Catania, si considerano ‘totalmente esautorate dal coinvolgimento della vita aziendale, dalla regolamentazione degli Avanzamenti di Carriera, allo Smart Working, alla Reperibilità e ai Concorsi, ed esortano gli organi competenti a vigilare sull’operato della società Acoset”.

Redazione