Cinque persone poste in stato di fermo e indiziate dell’omicidio dei due ragazzi commesso nei giorni scorsi a Catania, nel quartiere Librino. “Futili motivi legati a rancori personali conseguenti a precedenti contrasti insorti tra organizzazioni criminali contrapposte”. Questo il movente che, secondo la Procura della Repubblica di Catania, sta alla base del duplice omicidio. 

“Tra il 12 e il 13 agosto – scrivono i magistrati – su disposizione di questa Procura Distrettuale, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di cinque soggetti che, al fine di agevolare il clan dei ‘Cursoti Milanesi’, si sono resi responsabili del recente duplice omicidio e dei tentati omicidi avvenuti nel quartiere Librino di Catania”.

“L’intensa e rapida attività di indagine – seguita il comunicato – ha consentito di ricondurre la causa del cruento evento a futili motivi legati a rancori personali conseguenti a precedenti contrasti insorti tra organizzazioni criminali contrapposte. Due dei cinque soggetti, pressati dai Carabinieri, si sono presentati presso il Comando Provinciale di piazza Verga”.

I particolari dell’operazione verranno comunicati all’esito dell’udienza di convalida del provvedimento.

Nella foto: Catania, quartiere Librino

Redazione