È “quasi certamente” del piccolo Gioele il corpo ritrovato poco fa nelle sterpaglie. Si tratta dei resti di un bimbo, scoperti a poche centinaia di metri dalla base del traliccio, dove stata ritrovata morta l’8 agosto scorso la madre Viviana Parisi nelle campagne di Caronia nel messinese. Secondo gli investigatori sono “di Gioele ma per la certezza si aspetta il riconoscimento”.

“Il tronco ritrovato dista circa 400-500 metri in linea d’aria dalla zona in cui stata trovata la donna” spiegano gli investigatori. A quanto apprende l’Adnkronos, sarebbero stati trovati solo il tronco senza testa e una parte di femore compatibile con un bambino di 4 anni.

“E’ stato straziante vedere quel tronco di bambino senza arti, con un pezzetto di femore e null’altro” racconta all’Adnkronos uno dei soccorritori. “C’è anche un ciuffo di peli, non si sa se sono del bimbo o di un animale – dice il soccorritore- accanto ai resti”.

L’ipotesi che non escludono gli investigatori è che il corpicino martoriato possa essere stato trascinato da animali, tanto che, ragionano, per determinare con certezza l’identità della piccola vittima “serve l’esame del Dna”. Il cadavere sarebbe “totalmente irriconoscibile”.

E’ stato un carabiniere in congedo a ritrovare i resti. Il suo nome è Giuseppe Di Bello e ha 55 anni. E’ originario di Capo d’Orlando ed è arrivato stamattina con un amico, Francesco Radici che lo ha accompagnato nelle campagne di Caronia.

Sul posto il procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo, la polizia scientifica, i vigili del fuoco del Sapr e il geologo forense incaricato dalla procura. C’è anche il medico legale Elvira Spagnolo che ha eseguito l’autopsia sulla madre. Con il nonno Letterio, la zia Mariella Mondello e il fratello, Daniele, il papà di Gioele, che non parla. E’ chiuso in auto in silenzio.

Nella foto: il piccolo Gioele Mondello (Immagine Corriere.it)

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