“Stiamo valutando l’ipotesi di effettuare ad alunni e personale scolastico tamponi, anziché sostenere costosi lavori negli edifici scolastici che servirebbero solo temporaneamente.” Così il sindaco di Calatabiano (Catania), Giuseppe Intelisano, a margine dell’incontro, tenutosi nella sede dell’Istituto comprensivo “Macherione” per concertare interventi, in vista della riapertura delle scuole, “volti a garantire – dice il comunicato del comune – misure di sicurezza sull’emergenza coronavirus, in osservanza dei provvedimenti nazionali e regionali”.

Presenti alla riunione, il primo cittadino di Calatabiano, Giuseppe Intelisano; l’assessore alla pubblica istruzione Vincenzo Ponturo; il dirigente scolastico Giuseppe D’Urso; i fiduciari di plesso; nonché Marisa Marino, in rappresentanza del Consiglio d’Istituto e l’ing. Maurizio Caltabiano, esperto in sicurezza del comune.

“Dopo una lunga ed approfondita analisi dei costi/benefici – recita la nota – circa gli interventi da realizzare per la composizione delle classi nel rispetto delle distanze previste, considerando l’insufficienza di spazi utili per creare il distanziamento sociale tra gli alunni, i partecipanti hanno prospettato come valida alternativa la possibilità di siglare un accordo, tramite avviso pubblico per la manifestazione di interesse, tra l’ente e i laboratori di analisi convenzionati, al fine di effettuare tamponi agli alunni (genitori compresi), al personale docente e non”.

“Ho scritto agli assessori regionali all’Istruzione, Roberto Lagalla, ed alla Salute, Ruggero Razza, per un parere –dichiara il sindaco Intelisano -. L’ipotesi dei tamponi non solo è la più sicura in termini di prevenzione del contagio e tutela della salute degli alunni, ma permetterebbe all’ente di creare un database, a disposizione degli organi competenti,  per un monitoraggio costante dell’emergenza sanitaria sul nostro territorio. Inoltre – conclude il primo cittadino- l’ente non sarebbe costretto a sostenere la spesa (circa 70 mila euro) per lavori che, finita l’emergenza, risulterebbero inutili”.

Nella foto: l’istituto comprensivo “Macherione” di Calatabiano (Catania)

Redazione