“La Regione Sicilia si accinge ad una kemesse di tre giorni per celebrare la Sicilia virtuosa sui rifiuti? Ci verrebbe da sbellicarsi dalla risate, se non ci fosse da piangere. E assicuro che c’è veramente da piangere”. Il deputato all’Assemblea regionale siciliana Giampiero Trizzino (M5S), componente della Commissione ambiente, usa il sarcasmo per giudicare la politica del governo Musumeci in tema di rifiuti. 

“I dati che Musumeci sventola a destra e a manca sulla differenziata – dice Trizzino – sono un enorme bluff senza gli impianti, che in Sicilia latitano paurosamente, visto che è stato lo stesso assessorato ai rifiuti a metterlo nero su bianco in un documento consegnato in commissione Ambiente a maggio e visto che i Comuni sono costretti a spedire la differenziata fuori dalla Sicilia”.

“Se sul fronte delle differenziata – spiega il deputato pentastellato – c’è qualcuno a cui vanno fatti i complimenti: i Comuni, non certo la Regione, in pauroso ritardo sul piano rifiuti e sugli impianti di trattamento”.

“Ma gli sforzi di sindaci e cittadini – aggiunge Trizzino – sono del tutto inutili se poi non si sa dove portare i rifiuti da trattare. I rifiuti organici di  Altofonte e Castelvetrano – solo per fare un esempio – attraverso stazioni di trasferenza, finiscono in Calabria e Friuli, disattendendo anche i più elementari principi di tutela ambientale, tra i quali quelli di prossimità e tempo/ autosufficienza”.

“Non solo – conclude Trizzino – : parecchi Comuni, non avendo dove portare la differenziata sono costretti a mischiare i rifiuti, abbancando tutto in discarica e il calo di percentuale di differenziata  in alcuni di essi lo testimonia ampiamente, visto che sono passati dal 60 al 30 per cento in pochi mesi. Che umido e indifferenziato vanno a finire mischiati in discarica lo conferma anche il recente scandalo che ha coinvolto la Sicula Trasporti”.

Redazione