“Chiediamo il ritiro di questi infami articoli”. Il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, è duro contro il disegno di legge (ddl) presentato alla Regione siciliana che prevede il blocco dei piani paesistici e quindi più colate di cemento da distribuire nell’Isola.
Zanna è stato nuovamente ascoltato dalla Commissione Cultura dell’Ars su questo argomento: “Un ddl eccessivo – dice il presidente di Legambiente – , che, alla fine, ha solo un lucido obiettivo: bloccare i piani paesaggistici o farli impugnare più facilmente. Chiediamo il ritiro di questi articoli e siamo disposti a continuare a discutere sul resto”.
“Ci sono parti di questo ridondante, ripetitivo, complicato ddl – dice Zanna – , che è stato notevolmente cambiato in più parti, che sono adesso perfino apprezzabili, ma resta, come un macigno, il lucido e perverso obiettivo di farla finita con i piani paesaggistici, così come sono stati finora concepiti e approvati, perché, come è sfuggito ad un certo punto al presidente Sammartino, ‘bloccano lo sviluppo”.
“Quindi – insiste Zanna – , con pervicacia e una non piccola dose di arroganza politica, l’intento resta quello di voltare pagina per i nuovi piani o per gli aggiornamenti futuri degli attuali: con le nuove pessime norme che si propongono, si creano tutte le condizioni per impedire l’attuale percorso lineare, chiaro e condiviso”.
“Si aggiungono – denuncia il presidente di Legambiente Sicilia – lacci e laccioli nell’iter approvativo per renderlo praticamente impossibile o per dare nuovi strumenti tecnico-giuridici per i soliti ricorsi amministrativi dei nemici dell’ambiente e del paesaggio”.
“Questa è l’amara realtà dei fatti – prosegue Zanna – . Non ci sono altre riflessioni o valutazioni da fare. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, noi continueremo a contrastare questo ddl e chiediamo, così come il presidente Sammartino si era impegnato a fare, il ritiro di questi infami articoli”.
Redazione
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