Una faccia d’angelo che a soli 21 anni diventa un incallito e aggressivo rapinatore, tradito da alcuni tatuaggi impressi sulla pelle che aiutano i Carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Palagonia (Catania) ad individuarlo e ad arrestarlo. E’ Alfio Simone SAPIENZA di Lentini (SR), in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Caltagirone in ordine ai reati di rapina aggravata in concorso e ricettazione.
I fatti risalgono al 21 novembre del 2019 e sono relativi ad una rapina a mano armata perpetrata alle 17:45 in un bar con annessa rivendita di tabacchi, ubicato in una stazione di servizio sita sulla SS. 514 nel territorio del comune di Vizzini (CT).
Le modalità con le quali i quattro malviventi hanno avuto accesso all’attività commerciale hanno subito evidenziato la loro determinazione nel compiere l’atto delittuoso infatti, per garantirsi l’accesso, noncuranti dell’arrivo di eventuali clienti in transito per l’approvvigionamento di carburante, hanno sfondato a calci la porta d’ingresso puntando immediatamente una pistola ad altezza d’uomo alle persone in quel momento presenti, la madre del gestore ed una dipendente, nonché l’addetto alle pompe di carburante che in un loro attimo di distrazione si era velocemente allontanato all’esterno.
Immediatamente i quattro si sono diretti dietro il bancone e, mentre uno di essi si occupava in particolare della sorveglianza delle due donne terrorizzate, gli altri facevano razzia del denaro contante presente in cassa, dei tabacchi esposti e di alcune mazzette di lotteria istantanea “gratta e vinci”, per un ammontare complessivo di circa 7.000 euro.
I quattro quindi, dopo aver guadagnato l’uscita, si sono allontanati a bordo di una Skoda Fabia che, a seguito degli accertamenti, era risultata rubata in quella stessa mattina a Lentini.
Le indagini immediatamente esperite dall’arma palagonese si sono avvalse dei filmati del sistema di videosorveglianza che, accuratamente posti alla disamina degli investigatori, hanno evidenziato alcuni elementi che hanno consentito l’inequivocabile identificazione di almeno uno degli autori, mentre per gli altri è in corso l’identificazione.
In particolare la presenza di due tatuaggi, accidentalmente scopertisi durante l’azione predatoria sul polso sinistro e sulla schiena proprio sopra la cintura dei pantaloni, quest’ultimo reso unico dalla vicina presenza di un nevo, hanno indirizzato i militari su SAPIENZA in considerazione anche della sua residenza concomitante con il luogo di furto dell’autovettura utilizzata dal quartetto.
La perquisizione effettuata nell’abitazione del sospettato, inoltre, ha fugato ogni dubbio consentendo ai militari di trovare, oltre alle scarpe indossate da SAPIENZA durante la rapina, anche 117 tagliandi “gratta e vinci” già utilizzati.
Ma non basta: i militari infatti avevano notato una busta che, al loro arrivo, era stata lanciata dall’abitazione dello stesso SAPIENZA sul tetto di un rudere antistante che, poi, recuperato dai Vigili del Fuoco, è risultato contenere altri tagliandi “gratta e vinci” già raschiati e capi d’abbigliamento tra i quali un passamontagna di colore nero con dei fori praticati all’altezza degli occhi.
Questi elementi di responsabilità, compendiati dai carabinieri all’Autorità Giudiziaria, hanno consentito l’emissione del provvedimento notificato a SAPIENZA nel carcere di Augusta (SR) perché già detenuto per altro analogo reato.
Redazione
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