“Per i prossimi viaggi valorizzate quello che è più vicino a voi e non per questo meno prezioso.Un itinerario che vale davvero qualche giorno è il percorso della regia trazzera grande percorsa da Carlo V in occasione della sua visita in Sicilia nel 1535”. Lo afferma la docente palermitana di Storia, Rosana Rizzo. “La via , costruita parallela alla costa , ma più all’interno per evitare scorrerie dei pirati, va da Termini a Taormina ed attraversa posti e borghi medievali incantevoli: Troina, Randazzo (borgo dalle 100 chiese), Nicosia, intervallati da boschi e conventi basiliani, fino a lambire l’Alcantara. In ogni paese il segno del passaggio dell’imperatore. Un viaggio da godere lentamente , come vera scoperta”, aggiunge Rizzo. Un cammino unico e continuo, di circa 370 km, in 20 tappe, che unisce le cime innevate delle Madonie ai paesaggi montani dei Nebrodi fino alle vette dei Peloritani.
    Carlo V aveva poco più di 35 anni quando da Trapani fece tappa a Monreale e da qui a Palermo; – affermano gli storici – dopo aver trascorso alcune settimane a Palermo, il 14 ottobre partì alla volta di Messina, utilizzando la via interna, la Regia Trazzera Grande che univa Termini a Taormina e che per quel periodo risultava la più sicura da scorrerie e briganti. Durante tale tragitto ebbe occasione di conoscere l’entroterra siciliano.

Nella foto: il percorso della Regia Trazzera

Ansa