Difendere i magistrati minacciati dalla mafia, far sentire loro il proprio sostegno, ottenere “risposte concrete” da parte delle Istituzioni e sensibilizzare i cittadini sui temi della legalità e della ricerca della giustizia. Sono questi alcuni degli obiettivi che sin dalla sua nascita ha caratterizzato SCORTA CIVICA, il movimento di associazioni e cittadini che a Palermo ha sostenuto con un costante presidio i magistrati del processo trattativa Stato-mafia.

Un impegno profuso seguendo ogni udienza del processo che in primo grado ha visto le condanne di boss mafiosi, ufficiali dell’Arma dei carabinieri ed ex senatori.

In questi anni non abbiamo mai smesso di informarci su queste materie, a nostro avviso importantissime sul piano della conoscenza e per la libertà di ogni cittadini. Il processo di Reggio Calabria, anche noto come “’Ndrangheta stragista” e condotto dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, che vede imputati Giuseppe Graviano, boss di Brancaccio, e Rocco Santo Filippone, boss di Melicucco, rappresenta un ulteriore tassello rispetto a quella ricerca di verità che pretendiamo.

Per questo motivo, per tenere alta l’attenzione a difesa anche dei magistrati impegnati nella notta alla ‘Ndrangheta, ed in particolare proprio al procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, noi ci saremo il prossimo 30 giugno, presso l’aula bunker, per sentire l’inizio della requisitoria.

E continueremo ad esserci fino alla conclusione partecipando alle attività che vi saranno a sostegno. Perché come cittadini non vogliamo che il passato ritorni, non vogliamo trattative tra lo Stato e le mafie. E per questo diciamo “No” alla ‘Ndrangheta e “Sì” alle istituzioni oneste. Per questo vogliamo essere vicini al dottor Giuseppe Lombardo. E invitiamo ad essere con noi tutti i cittadini e tutte le associazioni che credono a questi ideali.

Nella foto: il procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Giuseppe Lombardo

Scorta Civica