“Sono quattro i quesiti che il Sunia di Catania, il sindacato degli inquilini, la RagnaTela e Città Felice, rivolgono ufficialmente al sindaco di Catania Salvo Pogliese e all’assessore  ai Servizi sociali, Giuseppe Lombardo”. 

Quattro “richieste di chiarimento” che “riguardano l’ordinanza di sgombero di Piazza della Repubblica, ma anche l’uso reiterato dello strumento in sé, che  appare misura privilegiata per ridare decoro alla città e intervenire sul disagio degli ultimi”.

Sunia, RagnaTela e Città Felice chiedono la “definizione di un protocollo d’accoglienza in cui siano definiti i diritti delle donne e degli uomini vittime del disagio sociale e abitativo. Questo riguarda donne e uomini, bianchi e neri, italiani e stranieri”.

“A che punto sono i progetti previsti dal Pon Metro per i senza tetto? – domandano le tre sigle- In particolare – si legge nel comunicato stampa – ci risulta che per il progetto “Radici”, rivolto ai senza dimora (anche immigrati) e alle persone in emergenza economica e abitativa, erano stati previsti 4 mlioni e 400 mila euro: cosa è stato fatto? Come mai i senza tetto di Corso Sicilia non hanno potuto beneficiarne? – chiede Milazzo- Se e come sono stati utilizzati gli alloggi di transizione previsti per le emergenze nell’ambito del progetto del Pon metro Agenzia sociale per la locazione? All’inizio del periodo delle restrizioni dovute alla pandemia il sindaco e l’ assessore ai Servizi sociali, dopo la nota inviata dal Sunia e dalla Ragnatela a cui avevano aderito più di 50 Associazioni, avevano comunicato che sarebbero stati messi a disposizione proprio dei senza tetto.
Come mai il Comune a differenza di quanto disposto in altre Regioni, per esempio l’Emila Romagna, non ha disposto  che gli aiuti per l’emergenza vadano anche a chi è sprovvisto di residenza? Infine il Sunia chiede se l’Amministrazione  comunale abbia contezza che la povertà e le necessità di avere un tetto disponibile, aumenteranno a dismisura (compresi per gli immigrati, che versano in condizioni ancora più difficili), come conseguenza di questa difficilissima fase”.

Redazione